Con l’ordinanza n 41 emanata ieri ci si attendeva un’adesione più spiccata del presidente De Luca alle direttive del Dpcm Nazionale, invece, a dispetto dei pensieri, ma soprattutto degli investimenti, degli approvigionamenti, delle imprese della ristorazione preparate all’asporto possibile da lunedì 4, tutto ciò sarà proibito in Campania almeno fino al 10 maggio. Come non sarà possibile farsi una corsetta, a piedi, in bici, il tutto in una Regione che, grazie alla Regione e soprattutto ai cittadini, ogni giorno registra sempre meno contagiati, con province, come quella di Caserta, da ben 4 giorni a contagio 0. Il presidente De Luca, a nostro avviso è stato un buon condottiero nel mare di tempesta degli ultimi mesi, ma oggi che senso hanno queste restrizioni uniche in Italia, in cui il mondo del food e persino quello salutistico e prescritto dai medici del jogging diventano i nuovi protagonisti della Colonna Infame all’ombra del Vesuvio...Unica nota positiva, l’aver colmato la stortura inaudita della ordinanza della scorsa settimana, sul divieto di consegna a domicilio al di fuori del comune di residenza, un tema che abbiamo sollevato con un articolo quasi in solitudine, ma che ha fatto soffrire moltissime attività negli hinterland e nelle conurbazioni dove l’intrico di confini comunali ha limitato le possibilità di consegna a quelle imprese che non hanno voluto e potuto affidarsi alle agenzie di delivery mangiafatturato. Qualcosa si muove comunque, poichè il troppo sempre stroppia in ogni ambito, anche per chi, come chi scrive, è del tutto scevro di secondi fini verso la personalità del Presidente, ripeto positiva in questa crisi difficile: e’ il caso del comunicato Uncem, autorevole associazione delle Comunità Montane della Campania, che rileva come tali disposizioni su asporto siano completamente incomprensibili nelle aree interne, invitando la task force regionale a rivedere l’ordinanza. A proposito ma i 550 sindaci della Campania hanno qualcosa da dichiarare? Come dice Alain Passard il Cibo è un atto politico ma …tutto questo cui prodest? Intanto mi riguardo le foto dei veneti e toscani che mi mandano, con corsa, bici, nel proprio comune, pizza da prendere con asporto. Un mondo che riparte con calma e necessario rigore, sapendo che non sono sfizi ma economia reale e benessere mentale dei cittadini…e noi?
PS dopo qualche ora tutto è bene ciò che finisce bene….. Grande confronto positivo in atto e sbloccato asporto e finanche jogging mattutino, ecco il nuovo articolo https://www.campaniaslow.it/2020/05/02/colpo-di-scena-cambia-ordinanza-ora-si-asporto-in-campania/
Carlo Scatozza