L’Italia è chiamata ad un grande sforzo, il nuovo decreto della presidenza del Consiglio costringe giustamente tutti, in tutta Italia, a cambiare temporaneamente stile di vita, prima tutti lo applicano, prima il paese ne esce e prima ci si dedica alle attività ludiche ed economiche. Necessario per il mondo della ristorazione rispettare le limitazioni, magari incentivando l’asporto o accogliendo poca gente e solo se si possono garantire le distanze almeno di un metro per ogni persona, rispettare queste misure significa anche mettere in sicurezza proprietari e lavoratori dei punti food.
Queste le prescrizioni:
Stop a pub, cinema e teatri fino al 3 aprile
Sempre con riferimento alle regole applicabili a livello nazionale, il Dpcm prevede che sull’intero territorio nazionale “sono sospese fino al 3 aprile le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati”.
Ancora: “sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”. Sospesi anche i congressi, i meeting e le riunioni in cui è coinvolto il personale sanitario.
Bar e ristoranti con limitazioni
Lo svolgimento delle attività di ristorazione e dei bar sono consentite, “con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione”, si legge nel punto E dell’articolo 2 del Decreto.
Pena la chiusura anche dopo l’emergenza come ha statuito la Regione Campania
Avanti Campania, Avanti Italia
Carlo Scatozza