Dom. Dic 22nd, 2024

Un pregio professionale è per noi allungare lo sguardo sul vino dei vicini, in modo particolare la fortunata Puglia, terra di abbondanza enologica ma anche di tanta qualità. Il pregio diventa privilegio quando si è ospitati da una delle aziende storiche della Regione, nelle campagne di Andria,  in cui l’olivo della Coratina Terra di Bari Dop domina e i vigneti di Nero di Troia si fanno spazio punteggiando il verde olivicolo della piana. Siamo stati dal Conte Spagnoletti Zeuli presso la sua tenuta Zagaria;  è qui che il Conte Onofrio e consorte Emanuela conducono 400 ettari votati agli oliveti e ai vigneti ( 150 h), come sempre è stato dal XVII secolo. Siamo andati al battesimo della nuova etichetta del Conte, che si aggiunge ad una già ricca varietà di referenze, il che ne fa una delle aziende più grandi del Castel del Monte Dop che racchiude l’area di Alta Murgia attorno alla fortezza Federiciana, i cui  protagonisti sono vitigni come il Nero di Troia e il Montepulciano per i rossi, il Bombino per i bianchi, il bombino nero per i rosati.

Il nuovo nato in casa Spagnoletti Zeuli è il 23 Settembre Castel del Monte Nero di Troia Riserva Docg 2015, una summa della ultra sessantennale esperienza di agricoltore  e vinificatore del Conte Onofrio, destinato a divenire un punto di svolta del nero di Troia, in un utilizzo fuori dagli schemi abituali. Il nome dell’ etichetta nasce dalla celebrazione del proprio compleanno, appunto il 23 Settembre, e dall’omaggio a San Pio con il quale si condivide appunto il giorno di nascita. L’etichetta è prodotta con l’Uva Troia ad acino piccolo  in purezza solo nelle migliori annate, reca alla degustazione tutte le positività della vendemmia tardiva di fine ottobre, con l’arsura della coda della tarda estate che  depriva di acqua il chicco, un appassimento che genera un’aromaticità che fa avvicinare  questa bottiglia di nero di Troia alle sensazioni che possono conferire alcuni Amaroni della Valpolicella. Con una macerazione per quasi 15 gg a temperatura controllata, e un invecchiamento  di 12 mesi in Barriques, oltre che altrettanti   di affinamento in bottiglia , ci si avvia a degustare un vino ovviamente di notevole complessità, giustamente tannico con sentori di frutti rossi appassiti, gentili tostature, un vellutato tono  speziato  che introduce poi una infinita persistenza, si scopre il grande lavoro in vigna allevata  a spalliera, con una resa per ettaro di 70 qli/H, un lavoro frutto dell’esperienza del Conte e del suo staff, coordinato da un decano della migliore enologia pugliese, Leonardo Pinto .

Degustazione 23 Settembre

Sugli abbinamenti si spazia molto, a partire dal “vuoto” solo fisico dei propri pensieri, per farne un vino da meditazione  piacevolissimo, per un giorno da ricordare, oppure con il memorabile stinco che abbiamo degustato in loco, ed ovviamente con tutte le carni rosse di particolare succulenza, ma a nostro avviso è degnissimo  sui formaggi stagionati e,  se si è accorti nello scegliere il dessert giusto,  diventa anche uno spettacolare ed inusuale fine pasto, soprattutto con quei dolci come i crumble di mele, le paste spolverate di buon cioccolato fondente, o quelle  cassatine in cui il pistacchio riesce a coprire bene l’impatto col dolce. Un’azienda anche da visitare, nell’immensità di vigneti ed oliveti e con una cantina settcentesca in cui domina il saper fare ed il gusto per l’accoglienza,  incontrando il ricco ed organizzato patrimonio disponibile per l’  Enoturismo ed Oleoturismo in Puglia .

particolare cantina Spagnoletti zeuli

Un vino, il 23 settembre,  da richiedere e provare magari conoscendo anche la ricca produzione dell’azienda, che si può contattare al sito https://www.contespagnolettizeuli.it/

Carlo Scatozza

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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