Sab. Nov 2nd, 2024

La 23esima Giornata Nazionale della Colletta Alimentare organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare  Onlus in circa 13.500 supermercati in Italia, sabato 30 novembre ha coinvolto oltre 5 milioni di donatori, 
accolti da 153.000 volontari, con un’età media di 36 anni. Si tratta di scolaresche, giovani, anziani e intere 
famiglie, a cui va il più sentito ringraziamento per aver reso possibile la riuscita di questo evento 
straordinario.

In Campania sono stati raccolti 318.407Kg di cibo che saranno distribuiti, nel mese di dicembre, alle  152.565 persone indigenti aiutate in regione, dai volontari delle strutture caritative convenzionate con il 
Banco Alimentare. Sono gli stessi che sabato vestivano le “pettorine gialle”, sostenuti dai volontari del  Banco Alimentare, che incontrano e aiutano quotidianamente le persone in povertà assoluta, presenti 
nei propri territori.
Ma, come ci ha ricordato Papa Francesco, per un giorno lasciamo in disparte le statistiche; i poveri non  sono numeri a cui appellarsi per vantare opere e progetti. I poveri sono persone a cui andare incontro: 
sono giovani e anziani soli da invitare a casa per condividere il pasto; uomini, donne e bambini che  attendono una parola amica”.
«Se l’origine (di quello che facciamo) è una gratitudine infinita che deborda dalla nostra persona, allora 
quello che facciamo sarà apparentemente lo stesso, ma il significato – la densità – che porterà con sé  sarà totalmente diverso». Don Julián Carrón
L’origine di quello che facciamo è una debordante gratitudine. 
Allora prima di ogni cosa “grazie” a ciascuno di voi. 
Grazie alle migliaia di volontari che rendono possibile ogni anno questo miracolo.  E ai milioni di donatori che sempre sono generosi al di là di ogni aspettativa.  Grazie a tutti coloro che hanno accettato questa proposta come sfida prima di tutti a sè. 
A chi c’è stato con semplicità, cioè con decisione. 
Grazie a quelli che hanno donato tempo, forza, passione, energia. Grazie a chi ha deciso di condividere 
anche il poco che aveva. Perché anche il poco può sempre essere condiviso. Grazie a chi ha chiesto per 
ore davanti ad un supermercato e ha sorriso di fronte a un rifiuto. A chi ha riempito e spostato  scatoloni. A chi ha scaricato camion fino a tarda notte. A questo popolo vivo. Un popolo dei piccoli 
gesti. Dalla grande speranza. Migliaia e migliaia di persone. Non numeri. Ma persone. Perché quando  tutto cospira a tacere di noi è arrivato il tempo della persona.
«Quando infatti la morsa di una società avversa si stringe attorno a noi fino a minacciare la vivacità di  una nostra espressione e quando una egemonia culturale e sociale tende a penetrare il cuore, aizzando 
le già naturali incertezze, allora è venuto il tempo della persona». Don Luigi Giussani

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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