Sab. Nov 2nd, 2024

Public House, da quattro anni a Caserta per un panino d’autore che rifugge da schemi prefissati pur essendo profondamente ancorato alla tipicità campana. E’ la casa delle arti di Ornella Buzzone, ragazza casertana che al successo di foodblogger ha saputo unire quello di principessa del panino gourmet.

Ornella è un’artigiana che utilizza il panino come pregiato binario per la valorizzazione delle eccellenze della terra meridionale, offrendo a casertani e turisti la possibilità di una esperienza “out restaurant” e “out pizzeria”senza cedere qualità. Affollato anche nei piovosi lunedì sera novembrini, il piccolo ma accogliente locale di via Gasparri, a due passi dalla Reggia e dall’amato Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, permette esperienze non sempre possibili in ogni hamburgheria. Innanzitutto si va a trovare Ornella se si vuole un panino che non si è mai mangiato altrove, troviamo quindi in bella mostra la scritta “Niente  Provola” sulla lavagna ammonitrice, che ci informa riguardo alla indisponibilità dello “sfortunato” latticino, ma chiacchierando con Ornella scopriamo che non c’è alcun bando nei confronti di esso, solo che bisogna da subito avvertire gli avventori o meglio gli avventizi al primo morso, che qui non si viene per il classico burger, per il panino salsiccia e provola, per le ricette standardizzate, largo all’ occhio, quindi, per un menù che declina  un’esperienza, fuggendo da standardizzazioni, in cui a morsi si arriva degustando anche la strada di studio e ricerca di Ornella, riguardo gli ingredienti, le tecniche, il rivolgersi a fornitori eccellenti come i panificatori Rescigno che utilizza per i panini. Profonda stagionalità, marinature eventuali anche un pò “segrete”; ci è piaciuto provare l’omaggio all’autunno finalemente incipiente con lo Zuccone 2.0, Hamburger 200 gr di manzetta ( ah qui non entra carne che non sia di Sabatino Cillo), crema di nduja piccante quanto basta per palati non esattamente calabri, Zucca campana grigliata e aromatizzata, maionese al lime, stracciata di bufala affumicata, mandorle, ci abbiamo abbinato la birra rossa di Kbirr Natavota. Andarsene giustamente caldi per il panino che risolve ben oltre la cena, ma anche pieni di nuovi elementi per valutare, conoscere, non banalizzare il panino, sempre più forte nelle scelte di qualità del consumatore. 

Carlo Scatozza

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.