Dom. Dic 22nd, 2024
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Con gli ultimi due appuntamenti campani in provincia di Benevento e di Caserta – dopo quelli tenutisi in Calabria e Molise –  il Gruppo cerealicolo ‘Agrisemi Minicozzi’ con sede a Benevento ha illustrato a migliaia di agricoltori le innovazioni del contratto di filiera con il Gruppo Barilla proprio nella giornata mondiale della pasta (PastaDay). La ‘Agrisemi Minicozzi’ costituisce il pilastro del Contratto di filiera Grano Aureo in Campania, assolvendo alla doppia funzione di fornire seme certificato agli agricoltori e stoccare la granella di frumento da macina della varietà Aureo, in attesa che venga avviata al molino di Altamura della Barilla per poi diventare pasta secca di alta qualità nello stabilimento Voiello (Barilla) di Caserta. L’azienda, pesantemente colpita dagli eventi alluvionali di quattro anni fa con un danno di dieci milioni di euro, è ripartita con la sua attività e con lo stoccaggio del grano duro in Campania. Nata quasi 20 anni fa, nel 2015 ha dovuto affrontare un momento difficile a causa di un’alluvione. Nel corso dei convegni campani dove sono state illustrate le innovazioni dei contratti di filiera, sono intervenuti Antonio, Pio e Vincenzo Minicozzi  (Agrisemi Minicozzi Srl), Michela Selicato e Alfonso Di Massa (Syngenta Italia Spa), Francesco Giovine (Eurochem Agro), Giampaolo Parente (Regione Campania), Paolo La Cava (Barilla S.p.a.), Erasmo Mortaruolo (consigliere regionale della Campania); i rappresentanti delle associazioni di categoria Francesco D’Amore (vicepresidente Coldiretti) Davide Minicozzi (Presidente giovani imprenditori Coldiretti), Antonio Casazza (Confagricoltura) e Giovanni Venditti (USB). La ‘Agrisemi Minicozzi’ azienda, leader in Campania nel settore della cerealicoltura. Il contratto di filiera – Grano Aureo, nato nel 2009 con l’intento di difendere i cerealicoltori dalle fluttuazioni di prezzo del grano duro, offrendo a Barilla (top player dell’agroalimentare italiano) una materia prima di altissima qualità, si riconferma quindi in piena attività sul versante della Campania. Negli anni scorsi le punte massime raggiunte – che si cerca di replicare e superare – si sono registrate con il conferimento al molino di oltre 300mila quintali di granella di altissima qualità, con tenore proteico medio del 14,5% e con punte anche del 16%.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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