Gio. Nov 21st, 2024

Per festeggiare i 30 anni di Banco Alimentare, Venerdì 27 settembre, alle ore 19,30 presso la sede operativa regionale del Banco Alimentare Campania Onlus, si terrà una cena-evento con la presenza del Governatore della Regione, Vincenzo De Luca e 136 Sindaci che condividono l’impegno del Banco al servizio delle persone indigenti, per la tutela dell’ambiente e per l’ educazione contro lo spreco alimentare.

L’evento sarà l’occasione per illustrare le attività svolte e delineare le iniziative future per rafforzare ulteriormente le attività del progetto “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”.
Il Banco Alimentare, che festeggia i trenta anni di attività, aiuta in Campania 152.565 persone indigenti ogni mese, recuperando e donando loro gratuitamente 7.005.888 kg di alimenti per un valore commerciale di
15.962.221 euro. Una virtuosa rete solidale che coinvolge aziende, volontari, i servizi sociali dei comuni coinvolti.

Il progetto “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita” permette alle famiglie individuate dai servizi sociali di ciascun comune, di donare un pacco alimentare mensile con generi di prima necessità. Un aiuto concreto per rispondere ad un bisogno primario. Un gesto semplice per stare vicino, puntualmente ogni mese, a chi vive un momento di difficoltà. Un concreto impegno comune e di una politica al servizio della gente da parte della Regione Campania e dei 136 amministratori dei comuni coinvolti.

“L’azione del Banco Alimentare – spiega Roberto Tuorto Direttore del  Banco Alimentare  Campania  –  non  ha solo un valore solidale  verso chi vive nell’indigenza, ma  assume  anche un  importantissimo valore  ambientale. Il Banco infatti recupera e dona le eccedenze alimentari generate dal canale produttivo e distributivo che, per diversi motivi, non possono più essere vendute pur essendo ottime da consumare. Il 38% di ciò che finisce in discarica è cibo perfettamente consumabile ma non più commercializzabile per svariati motivi (eccedenze di produzione, rotture delle confezioni,  stagionalità,  errori  di  confezionamento,  fine  promozione,  etc.) proveniente dall’industria e della distribuzione agroalimentare.

Recuperare questo cibo buono significa anche decongestionare le discariche della nostra regione almeno da ciò che invece è perfettamente ancora consumabile se trattato con cura e amore”.

Il Banco Alimentare Campania è diventato uno stabile interlocutore sui temi della lotta alla povertà e allo spreco, nonché sui temi ambientali per il Piano regionale di Gestione dei rifiuti. Il rapporto istituzionale con la Regione è di fondamentale importanza per l’azione del Banco Alimentare Campania, presente con la sua Rete di 349 strutture caritative (Caritas e parrocchie, mense per i poveri, banchi di solidarietà ed associazioni onlus benefiche, centri di prima accoglienza ed aiuto per unità di strada) e 136 Amministrazioni, convenzionate su tutto il territorio regionale.

Sarà presente all’evento anche l’Assessore all’Istruzione e alle Politiche Sociali della Regione Campania, Lucia Fortini che segue con attenzione l’attività del Banco Alimentare nella nostra regione.

La Regione Campania ha dato seguito alla Legge Regionale Contro lo Spreco per il Recupero delle Eccedenze alimentari sostenendo le azioni, come quelle del Banco Alimentare, focalizzate sul recupero e rivalorizzazione di tali eccedenze.

Da quest’anno Banco Alimentare e la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare hanno ricevuto il riconoscimento del MIUR, quale importante azione di educazione per i giovani alla cultura del dono e contro lo spreco alimentare.

Lo spreco alimentare va combattuto non solo con concrete azioni di recupero e redistribuzione alle fasce più deboli ma anche con una convinta battaglia culturale che da sempre il Banco Alimentare porta nelle scuole, all’attenzione degli studenti grandi e piccoli.

Come ha ricordato Papa Francesco nell’udienza privata concessa per i 30 anni del Banco Alimentare “scartare cibo significa scartare persone. E oggi è scandaloso non accorgersi di quanto il cibo sia un bene prezioso e di come tanto bene vada a finire male. Nel mondo complesso di oggi è importante che il bene sia fatto bene: non può essere frutto di pura improvvisazione, necessita di intelligenza, progettualità e continuità. Ha bisogno di una visione d’insieme e di persone che stiano insieme: è difficile fare il bene senza volersi bene”.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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