Dom. Dic 22nd, 2024

Per la prima volta (nella storia del premio Encontro Gastrô) é una donna a portare a casa l’oro: Nella Cerino ha fatto un bel lavoro firmando la carta del nuovissimo ristorante O Italiano e sogna di “insegnare ai brasiliani che il vino non é un bene di lusso”

Il cuore è sempre stato l’organo vitale nella storia di Nella Cerino. Nata in Italia, cominció a lavorare come infermiera e poi come giornalista medico-scientifica. Il suo obiettivo principale era alzare la bandiera sull’importanza della donazione di organi. Mentre si avventurava nel campo delle malattie cardiovascolari, si innamorò del potere del cibo per prevenire e curare le malattie. “Questo è stato quanto mi fece addentrare nella gastronomia una volta per tutte” ci spiega, e per questo, si è laureó presso l’Università di Scienze Gastronomiche Pollenzo.
Lasciando i banchi di scuola, l’enogastronoma se ne andò in giro per il mondo. Si recò a conoscere la cucina di paesi come India, Marocco e Canada e altri. E fu cosí che é arrivata in Brasile. “Ho vissuto in Toscana dove ho incontrato una brasiliano che mi ha detto che dovevo conoscere la gastronomia di Minas Gerais.” Il destino l’ha portata a Tiradentes, una città storica a 190 chilometri da Belo Horizonte. Doveva rimanere una settimana e invece restò tre mesi. “Lì ho trovato il Brasile che volevo davvero conoscere”, afferma. Ha anche trovato l’amore. Ha sposato il pluripremiato sommelier Renato Costa (vincitore del premio Encontro Gastrô nel 2015 e 2016) e il suo cuore è diventato un po mineiro (di Minas Gerais).
Da sette anni, Nella condivide con suo marito l’amore per il vino. Oltre ad elaborare le carte dei vini e tenere corsi, è direttrice esecutiva dell’Associazione Brasiliana dei sommeliers – Minas Gerais (ABS-MG). “Il vino non può essere considerato un oggetto di lusso. È un alimento e dovrebbe essere accessibile a tutti”, afferma, che l’anno scorso é stata la responsabile della selezione di etichette che costituiscono la carta dei vini del ristorante O Italiano appena aperto nel quartiere Ohos d’Agua. “Non voglio lavorare qui solo per parlare dei vini italiani. Voglio poter anche andare in Italia e parlare dei meravigliosi vini brasiliani.”
https://www.revistaencontro.com.br/canal/gastro/2019/08/nella-cerino-e-a-melhor-da-cidade-na-categoria-sommelier.html

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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