Gio. Dic 26th, 2024

È tutto pronto per la decima edizione del ‘Fiano Love Fest’. L’evento enograstronomico che da venerdì a domenica 4 agosto farà rinascere il centro storico del Comune di Lapio. L’edizione 2019 è dedicata alla luna e all’ecosotenibilità, ed è per questo che il viticultore Angelo Silano ha deciso di evitare l’utilizzo della plastica durante i giorni della festa per lanciare un segnale forte nel processo di affermazione della cultura ‘plastic free’ nelle nostre vite. Si tratta di un piccolo, ma importante primo passo portato avanti dall’azienda agricola biologica ‘Feudo Apiano’ e dalla vineria ‘Aperifiano’. Questa tre giorni sarà un evento nel rispetto dell’ambiente, tutte le forniture saranno compostabili e biodegradabili, per evitare danni al territorio e al contempo, diffondere la cultura del riciclo delle materie. 
I vini bio del viticultore Angelo Silano si potranno degustare presso lo stand ‘Feudo Apiano’ in piazza Sant’Antonio (all’ingresso del paese) e presso la vineria ‘Aperifiano’, in via Roma. Da una selezione di Fiano DOCG all’Aglianico DOC, dal Taurasi Riserva 2009 a uno spumante di Fiano metodo classico, e anche un passito di Fiano. Ma non è tutto: cocktail alcolici o analcolici classici o rivisitati, bevande alla frutta e finger food di qualità, tutto rigorosamente biologico. 
Il marchio Feudo Apiano infatti, nasce a Lapio nel 2011, ma in realtà la passione e la gestione dei vigneti da parte della famiglia Silano si tramanda da ben tre generazioni. A seguire sia la parte agronomica che quella enologica è il giovane Angelo Silano, classe 1984, dottore agronomo, enotecnico e tecnologo alimentare. «Da anni le nostre vigne seguono una conduzione naturale – sottolinea l’agronomo Angelo Silano – non usiamo pesticidi, stimoliamo la biodiversità ed operiamo secondo le regole dell’ecosostenibilità e dell’agricoltura biologica. Questa sensibilità ci imponeva un’azione anche sul tema della plastica. La nostra azienda guarda a un futuro diverso con un grande rispetto per la terra e per l’ambiente».

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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