Si è celebrata nel weekend del 22 e 23 giugno la Festa del Pane Canestrato a San Nicola la Strada presso la storica Villa Comunale Santa Maria delle Grazie, autentico polmone verde della cittadina casertana. Nello scenario dell’Arena Ferdinando II si sono esibiti in concerti gratuiti, con un pienone con oltre 1000 spettatori a serata, sia i Forasona con Eugenio Bennato, capaci di raccontare le sonorità della tradizione del lavoro rurale di Terra di Lavoro e della Campania, sia l’ironico e non banale swing delle Ebbanesis (Viviana e Serena), uno degli emergenti fenomeni musicali del panorama italiano contemporaneo. Ma soprattutto la Festa ha dato modo a numerosi sannicolesi e visitatori di apprendere la cultura del pane fatto in casa nella ruralità di un tempo, lievitato nelle canestre di vimini, con i laboratori di preparazione e la successiva degustazione, effettuata con olio dei Colli Tifatini, valorizzando l’Oliva del Tifata, neo PAT della Regione Campania. Una merenda di altri tempi, impreziosita con lo zucchero, che può essere di esempio anche per l’odierna educazione alimentare, soprattutto verso i più piccoli. Come ha spiegato ai visitatori il Presidente della Pro Loco di San Nicola la Strada e anima della festa Carlo D’Andrea, “Il Pane Canestrato, prodotto tipico della cultura contadina veniva cotto a legna nei forni nei vecchi cortili del borgo, di proprietà ed uso delle famiglie. Il giorno dedicato alla cottura del pane era di festa per la popolazione e coincideva spesso con il sabato. Il pane fresco e i “pezzi” che venivano conservati ed utilizzati nei giorni successivi portavano allegria e preparavano al giorno domenicale, sinonimo di pranzo domenicale, più abbondante del solito”. Particolarmente interessanti la possibilità delle degustazioni a base di prodotti in Canapa, produzione un tempo principe tra Marcianise e San Nicola la Strada, riportata in auge per l’alimentazione grazie all’impegno di Canapa Sativa Caserta. Presenti anche le altre tipicità legate al mondo della panificazione come la Pizza a portafoglio e freselle.
Il Sindaco di San Nicola la Strada Vito Marotta, nel complimentarsi con la Pro Loco e le Associazioni, vera anima dell’evento, ha evidenziato come l’ottenimento di un finanziamento regionale per la festa, (che si è avvalsa del contributo della Regione Campania attraverso il Programma Operativo Complementare-POC Campania 2014-2020 eventi per la promozione turistica e la valorizzazione culturale dei territori, a testimoniare l’accresciuta importanza della tradizione nel panorama culturale della Campania) sprona a proseguire sulla strada del reperimento di finanziamenti anche per la cultura e l’identità cittadina, condizione importante per valorizzare, soprattutto, beni fruibili al pubblico come la Villa Comunale all’interno dell’ex convitto borbonico, che rappresenta un verde luogo di socialità per San Nicola la Strada, intorno alla fontana dei delfini, sempre più elemento simbolo della città, il tutto con il grande impegno di associazioni come quella del Real Convitto e la professionalità della Protezione Civile locale, ormai un’ eccellenza riconosciuta in tutta la Regione Campania.
Gli antichi mestieri nel Salone Borbonico, le rappresentazioni teatrali itineranti dell’Associazione 30 Allora e i balli della tradizione casertana dell’Associazione Radici hanno costituito per visitatori e cittadini un esempio dell’arte coreutica e teatrale di cui è sempre stata ricca la piana casertana.