Dom. Dic 22nd, 2024


La Cooperativa Sole di Parete (Ce), nei giorni scorsi, ha ospitato una delegazione del Rettorato Centrale delle Scuole di Formazione per l’Agricoltura della Cina (Central Agricultural Broadcasting and Television School National Farmer’s Science and Technology Training Center China Farmer Physical Culture Association), guidata dal Vice Presidente Qi Guo, accompagnati da Pasquale Mormile, Senior Researcher del National Research Council of Italy. 
Scopo della visita: studiare il successo organizzativo e di mercato della Cooperativa Sole, proprio in quanto modello di impresa cooperativa che nei suoi 57 anni di attività ha saputo connettere la crescita dimensionale con la coesione tra i suoi 111 soci, lo sviluppo tecnico e professionale, la tutela della terra e la qualità e salubrità delle proprie produzioni, la legalità e la valorizzazione del territorio. Il Presidente di Sole, Antonio Maione, con lo staff tecnico al completo, tra cui Luigi Di Marino e Carlo Coscetta che hanno relazionato con lui, hanno ripercorso la storia della Cooperativa, illustrando contemporaneamente il modello gestionale e democratico di partecipazione attiva dei soci conferitori, oltre che i progetti di sviluppo. Pietro Ciardiello, Direttore della Cooperativa  Sole: “La Cina, con la sua nuova politica diretta ad un aumento dei consumi interni, e di conseguenza anche delle importazioni, rappresenta una grande opportunità per l’export italiano anche nel settore dell’agroalimentare”. “Il nostro Paese – continua Ciardiello – deve saper cogliere questo momento propizio e le nostre imprese agroalimentari devono darsi una proiezione internazionale che tiene conto di questa importante novità, con un’approfondita analisi del mercato cinese e delle sue regole, oltre che delle preferenze dei consumatori”. La visita a Sole ha confermato questo trend positivo che vede la Cina da economia votata alle esportazioni ad economia che guarda alle importazioni, e ad importazioni di qualità, muovendosi sempre in un’ottica attenta alle possibilità di acquisire knowhow anche nel settore agroalimentare. Guo, infatti, ha espresso grande soddisfazione per l’incontro e per le informazioni raccolte, oltre che apprezzamento per la qualità dei prodotti, con un riguardo particolare alle politiche di coltivazione biologica e di lotta integrata dei propri prodotti.
“Il modello cooperativo – ha concluso Maione – è la nostra forza, uno stimolo continuo, a fare ogni giorno sempre di più e meglio non solo per i soci ma per il territorio, nel rispetto della terra che è la nostra ricchezza e il nostro futuro”.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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