Dom. Dic 22nd, 2024
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Creare una rete virtuosa di stabilimenti balneari e strutture ricettive che promuovano un turismo sostenibile. È l’obiettivo della neonata rete Paestum Sea Life, composta da un gruppo di imprenditori di stabilimenti balneari e strutture ricettive uniti dalla sfida comune di ridurre progressivamente, fino all’eliminazione totale entro questa stagione, l’utilizzo di plastica monouso nelle proprie attività di bar e ristorazione, e non solo.

Si tratta del primo caso in cui nasce spontanea, dal basso e non su input di enti e amministrazioni, l’esigenza di invertire la rotta a favore di pratiche turistiche più rispettose dell’ambiente.

Il logo della rete è stato pensato per trasmettere un messaggio e un invito ben preciso. La scritta Paestum Sea Life compone una tartaruga: per riconoscere le lettere, bisogna darsi del tempo. Lo stesso tempo che occorre concedersi per riflettere sulle proprie scelte e sull’impatto che hanno sul mondo intorno, per poter prendere la decisione più giusta.

Le strutture che hanno dato vita al progetto sono: Molo Sirena, Lido Paestum, Lido Tuffatore, Dum Dum Republic, Lido Laura, Lido Nettuno, Lido Conchiglia, Lido Brigantino, Lido Athena, Lido Vin.Gi 79, Lido Girasole, Camping Villaggio dei Pini, Lido Mediterraneo, Paestum Inn Beach Resort e Cerere Outdoor Beach. L’adesione è naturalmente aperta ad altre strutture, senza limiti di categoria, al fine di diffondere sempre di più le pratiche sostenibili per il bene della collettività e dell’ambiente.

Paestum Sea Life si concretizza a una serie di azioni concrete per salvare il mare dai rischi dell’inquinamento. Tra questi, nell’ambito della lotta all’inquinamento da plastica, ci sono il l’impegno di limitare la vendita e l’utilizzo di bottiglie di plastica attraverso pratiche di distribuzione alternativa (erogatori, borracce, contenitori in vetro) e quello di incrementare le postazioni per la raccolta differenziata nelle attività ricettive, aumentando al contempo le informazioni tese a sensibilizzare i bagnanti e i clienti.

Altro punto è una stretta sul divieto di utilizzo di detergenti personali di origine chimica negli spazi destinati alle docce per i bagnanti e i turisti. E ancora, gli imprenditori si ripromettono di sensibilizzare la clientela sui danni dell’abbandono di cicche di sigaretta in spiaggia, fornendole allo stesso tempo delle soluzioni utili al corretto smaltimento di tali rifiuti, e di fare una corretta informazione anche sulla nidificazione delle tartarughe marine e sulla salvaguardia dei nidi, molto frequenti nel litorale paestano.  

La rete si pone inoltre l’obiettivo di valorizzare e proteggere la duna, con la sua flora, preziosa ricchezza per la costa di Paestum, e di limitare le attività impattanti sull’ecosistema marino e dunale.

In generale, Paestum Sea Life intende contribuire a promuovere stili di vita sostenibili e consumi meno dannosi per l’ambiente e a diffondere una cultura del mare legata alla sua corretta fruizione.  

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che ogni anno accende i riflettori su quanti danni procura l’uomo al suo habitat e quindi anche al mare, questo progetto rappresenta un segnale confortante che si auspica possa fare da apripista a tante altre esperienze sostenibili sui litorali italiani.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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