Con più di 18mila enoappassionati e operatori, la tre giorni di VitignoItalia a Castel dell’Ovo ha fatto il boom di visitatori, registrando il pieno di partecipazione nel corso degli eventi collaterali ed un altissimo grado di soddisfazione tra i produttori. Il Salone dei vini e dei territori vitivinicoli italiani, che si è chiuso ieri a Napoli, si conferma dunque una delle manifestazioni a tema vino più interessanti a livello nazionale, con numeri rilevanti e in crescita che hanno caratterizzato la 15esima edizione: 280 aziende vinicole arrivate da tutta Italia; oltre 2.500 etichette proposte in degustazione; 30 buyer internazionali e 5 giornalisti esteri in veste di ospiti speciali; una quindicina di incontri tra degustazioni guidate, presentazioni, convegni e momenti conviviali con interessanti abbinamenti cibo-vino; circa 30 relatori tra giornalisti, esperti e produttori che hanno puntualmente raccontato il Vigneto Italia e alcuni dei principali trend che stanno interessando il settore, a partire dalla gestione sostenibile e dall’approccio etico in vigna e in cantina.
“E’ stata un’edizione più che positiva – spiega Maurizio Teti, direttore di VitignoItalia – nonostante il clima sfavorevole che rischiava di limitare l’affluenza di pubblico. Ciò significa che il format proposto dal salone si è dimostrato più vincente che mai, insieme all’indiscussa qualità diffusa tra i banchi d’assaggio e al fascino esercitato dalle degustazioni all’interno di Castel dell’Ovo. Un teatro d’eccezione, grazie anche agli allestimenti realizzati dallo studio di architettura Miccoli Santoro & Associati, che ancora una volta si è trasformato in un hub strategico per la promozione e il business enoico tricolore, ma anche in un ritrovo imperdibile per fare cultura. Se da una parte, infatti, migliaia di wine lover hanno manifestato un forte desiderio di conoscenza nei confronti dei diversi territori vitivinicoli rappresentati, dall’altro non sono mancati i momenti di contatto tra produttori e potenziali acquirenti, sia italiani che stranieri, e quelli di confronto con alcuni dei più importanti esponenti del settore. Avviare un dialogo diretto con le istituzioni di riferimento e aprire la strada a nuove prospettive di crescita del comparto sono stati poi gli altri due asset messi in campo con successo, come dimostra, ad esempio, la significativa collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania e con le Camere di Commercio di Avellino e Benevento, ma anche l’interesse particolare che ha suscitato il tema portante di questa edizione, vale a dire quello dello sviluppo sostenibile”.
Non a caso, VitignoItalia 2019 è stato contrassegnato dalla nuova partnership con CSRMed, il Salone Mediterraneo della Responsabilità Sociale, e dal lancio del progetto PRess4Wine, che ha debuttato con due importanti riconoscimenti assegnati ieri: il Premio speciale “Comunicare la Responsabilità, la Responsabilità di comunicare” – conferito al Gruppo Mezzacorona per il profondo impegno speso nel rendere chiaro e trasparente l’impatto del proprio lavoro nei confronti delle persone e del territorio su cui insiste – e il Premio VitignoItalia per l’innovazione Responsabile, riservato alle imprese che hanno scelto la sostenibilità come leva strategica di sviluppo. Tre, in particolare, le categorie previste da quest’ultimo: nella sezione ‘Capitale Umano’ a distinguersi è stata l’azienda Mastroberardino per la spiccata attenzione verso i rapporti con i propri stakeholder e la capacità di soddisfare le loro aspettative con azioni concrete come il Progetto MastroGreen (il riconoscimento è stato assegnato da INAIL Campania); per la categoria ‘Ambiente’ ha brillato la siciliana Firriato, tra le prime a porsi l’obiettivo di annullare la sua impronta di gas serra con il progetto Impatto zero giunto alla certificazione Carbon Neutral (a consegnare il titolo Unicredit); per la sezione ‘Territorio’ è stato il sindaco di Guardia Sanframondi, Floriano Panza, a primeggiare in veste anche di coordinatore di Sannio Falanghina Città Europea del Vino 2019. A lui è stato riconosciuto il merito di aver trasformato la vocazione vinicola di un’area in un progetto di cooperazione territoriale capace di contaminare e coinvolgere imprese, operatori, istituzioni e cittadini, dando vita ad un vero e proprio distretto del vino, sostenibile e responsabile in Campania (il riconoscimento è stato consegnato da 100% Campania, rete di imprese per il Packaging Sostenibile).
Sul fronte dei concorsi – oltre alla terza edizione del Napoli Wine Challenge – si è svolta anche la competizione targata AIS Campania per il titolo di “Miglior Sommelier della Campania 2019”, conquistato da Luigi Salvatore Scala della delegazione AIS di Napoli, e quella annuale per “Emergente Sala – Selezione Sud”, dedicata ai migliori maître e responsabili di sala under 30 del Sud d’Italia. Una delle tappe, quest’ultima, del prestigioso contest ideato da Lorenza Vitali e Luigi Cremona, che ha visto sul podio di Castel dell’Ovo Giuseppe Zuottolo, junior assistant restaurant manager de L’Olivo Gourmet Restaurant ad Anacapri (SA) e Alessandra Quattrocchi del ristorante Modì a Torregrotta (ME).
VitignoItalia si è svolto in collaborazione con Regione Campania, Camera Commercio di Avellino, Camera di Commercio di Benevento, ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il patrocinio di Comune di Napoli, Unioncamere Campania, ISMEA, Ordine degli Architetti di Napoli.
Main sponsor: UniCredit, Pastificio Di Martino, Kimbo, Caputo, Fiart Rent, Solania.
Media Partner: Enosocial.
I calici per le degustazioni nel corso del salone sono stati forniti da VDGLASS.