La Campania del mare è in trasferta a Genova da giovedì 9 a domenica 12 maggio. L’occasione è quella di Slow Fish, la manifestazione internazionale dedicata al mare e alla piccola pesca che ogni due anni fa tappa al Porto Antico del capoluogo ligure.
Fortemente voluta dalla Regione Campania, la partecipazione a Slow Fish che avviene per la prima volta in uno spazio di oltre 100 metri quadri con il racconto delle Aree Marine Protette, l’esposizione e la vendita dei Presìdi Slow Food, l’aula didattica e la cucina è realizzata grazie al Feamp 2014-2020 al fine di promuovere e valorizzare le coste della Dieta Mediterranea, il lavoro dei pescatori e la grande cultura gastronomica legata al mare della Campania.
Nei quattro giorni di Slow Fish, i laboratori, i dibattiti e le azioni poste in essere da Slow Food Campania in collaborazione con le Condotte saranno coordinati dal referente regionale per il progetto Mare e Piccola Pesca di Slow Food Campania, Antonino Miccio, Direttore dell’Area Marina Protetta Punta Campanella. A inaugurare per la Regione Campania le attività sarà Luciano D’Aponte del settore Promozione e Valorizzazione dell’Assessorato all’Agricoltura.
Tra i temi al centro dell’attenzione ovviamente la legalità a partire dal contrasto all’estrazione dei datteri di mare, il racconto del recupero dei rifiuti, la lotta per sconfiggere il caporalato anche in mare e quella per il rispetto delle taglie minime con ospiti come Simone Bava (Area Marina Protetta Bergeggi), Giorgio Fanciulli (Area Marina Protetta Portofino), Francesco Pascale (Assessore all’Ambiente Castelvolturno), Giovanni Fulvio Russo (Professore di Ecologia Università di Napoli “Parthenope”). Si parlerà poi del Presidio Slow Food della Colatura tradizionale di alici di Cetara con Secondo Squizzato e i pescatori e trasformatori cetaresi e del Presidio Slow Food delle Alici di Menaica con Donatella Marino e Vittorio Rambaldo. Ampio spazio sarà dato poi al mare come ponte per ricostruire i legami millenari tra le sponde del Mediterraneo, grazie alle quali la contaminazione tra culture ha portato alla formazione della civiltà contemporanea della terra campana. A parlarne saranno tra gli altri Francesco De Prisco (Comunità Slow Food del Contadino Sarnese Nocerino) e Vito Trotta (Consigliere nazionale Slow Food Italia).
Ogni laboratorio sarà accompagnato dalla cucina. A lasciarsi suggerire le ricette dai racconti del mare saranno: Giuliano Donatantonio (Pineta 1903, Maiori) insieme a Salvatore Donatantonio e al Maestro Pasticciere Raffaele Grosso che proporranno tra l’altro pizza con impasto al grano risciola, ripiena di erbe del campo e baccalà, Pastierita (dedicata alla fondatrice di Slow Food Campania, Rita Abagnale) con frolla al fior di sale e Spaghetti alla colatura tradizionale di alici di Cetara; Gena Iodice(La Marchesella, Giugliano in Campania) che porterà a Genova lo Spaghetto con alici e mele annurche, la Zuppetta di cicerchie e cozze e la Vellutata di piselli con stracciata di bufala e alici; Consiglia Caliendo con Luigi Russo (La Lanterna, Somma Vesuviana) che proporranno il Ventricello di stoccafisso e Maurizio De Riggi (Markus, San Paolo Belsito) con le Chips di alici e “Fave e pancetta”. Le “creazioni di pane” saranno di Giovanni Civitillo (Millennium, Cusano Mutri).
Al mattino invece spazio alla “colazione del pescatore”, attività di educazione per le famiglie a cura del progetto Slow Food Educa di Slow Food Campania e alla partnership con il con Vesuvio Jam Fest con la musica di Francesco Urbani e le incursioni grafiche di Chiara Del Gaudio.
L’intero spazio di Regione Campania e Slow Food Campania a Slow Fish sarà plastic free per testimoniare, sin dall’allestimento, la sostenibilità professata nei dialoghi e nelle azioni. Il programma dettagliato delle giornate è su slowfood.it/campania.