Dom. Dic 22nd, 2024

Garantire la qualità delle produzioni ottenute da vitigni storici migliorandone la sostenibilità. È questo l’obiettivo del Sannio Consorzio Tutela Vini impegnato a stimolare la diffusione di valori etici tra le aziende consorziate.  Si tratta di un impegno che nasce dalla consapevolezza che biodiversità e sostenibilità rappresentano parole chiavi per fronteggiare la sfida dei cambiamenti climatici.

Fare vini sostenibili significa produrre preservando il patrimonio ambientale per le future generazioni. Le aziende vitivinicole sannite sono sempre più chiamate ad influire positivamente sul territorio in cui operano, realizzando sul campo buone pratiche ambientali per un uso consapevole delle risorse naturali.

In questo contesto il compito che spetta al Consorzio Sannio sarà quello di favorire l’introduzione di sistemi innovativi, utili a ridurre i consumi energetici, a limitare profondamente l’inquinamento e a riciclare il più possibile.

In primis si tratterà di investire in un’attività di formazione e informazione che coinvolga l’intero territorio sannita nel suo complesso. Un valore essenziale è costituito dalla ricerca scientifica. In alcune aree vitivinicole, nella sfida ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità ambientale sono stati chiamati in campo i cosiddetti vitigni resistenti.  Il territorio e le aziende sannite, che hanno avuto la capacità di rimanere coerenti nell’affermazione di un progetto complessivo che fa della tutela del vitigno storico il suo punto di forza, devono oggi guardare in maniera convinta agli studi di genome editing per “costruire” un giusto equilibrio nella convivenza tra il progetto sul vitigno storico e le nuove frontiere dell’agricoltura sostenibile.  Il contributo del Consorzio dovrà essere quello di favorire la collaborazione con affermati centri di studio e ricerca, in modo da avviare prove sperimentali di breeding con i piwi sui vitigni autoctoni più importanti del Sannio. In termini di ricerca applicata andranno stimolate sempre più pratiche agronomiche innovative, più attente all’attività microbiologica del suolo. Al fine di stimolare, collaborare e monitorare le attività attuate sul campo per tutelare il territorio, l’idea è quella di istituire un Osservatorio Permanente che sia in grado di valutare con efficienza lo stato di salute dello stesso, scorgendone le criticità e individuare le eventuali proposte migliorative. In termini di premialità, l’utilizzo del marchio consortile testimonierà l’adesione a questo processo virtuoso, prevedendo anche agevolazioni per le aziende al fine di favorire la partecipazione a concorsi internazionali di vitivinicoltura sostenibile.

Tutto questo senza perdere di vista l’eccellenza qualitativa e la competitività della produzione. A tale scopo l’attività promozionale messa in campo dal Consorzio focalizzerà l’attenzione proprio sugli aspetti strategici della sostenibilità e della tutela della biodiversità, nonché sulla trasparenza delle produzioni. Un linguaggio efficace per cogliere le esigenze dei consumatori, sempre più attenti alla sicurezza, alla tracciabilità e alla riconoscibilità di ciò che bevono. In questo modo la sostenibilità ambientale diventa anche sostenibilità economica e sociale, contribuendo a migliorare la qualità della vita sia degli agricoltori che dell’intera società.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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