Nell’ambito dell’incontro tra Confcooperative e il Santo Padre previsto a Roma sabato 16 marzo 2019 alle ore 12, presso l’aula Paolo VI, sarà raccontata l’esperienza della cooperativa sociale campana Un fiore per la vita che si occupa di agricoltura sociale. Una cooperativa che, dal 2000, gestisce negli spazi, immersi nel verde, dell’ex manicomio di Aversa, in provincia di Caserta, la fattoria sociale Fuori di zucca. Una storia di impegno e di resistenza con al centro l’agricoltura come pratica di integrazione sociale e lavorativa, la cultura della legalità e l’amore per la madre terra.
La cooperativa Un fiore per la vita è nella rete di Nuova Cooperazione Organizzata, famosa, dieci anni or sono, per il Pacco alla camorra, risultato di un progetto imprenditoriale che coinvolge realtà del casertano che hanno denunciato il racket o operano su beni confiscati alla malavita. La fattoria sociale Fuori di zucca è diventata col tempo una bottega bio, un ristorante dove è possibile gustare prodotti a chilometro zero e un luogo di ritrovo per le famiglia, dove è anche possibile coinvolgere i più piccini in attività formative e laboratoriali. Un punto di riferimento ormai imprescindibile.
Entusiasta il presidente della cooperativa Un fiore per la vita, Giuliano Ciano: “Al Santo Padre racconteremo la nostra esperienza di impresa sociale e rappresenteremo l’impegno quotidiano che la comunità della cooperazione sociale con grande fatica porta avanti, tra le dicotomie di un territorio al quale apparteniamo. Vogliamo anche manifestare il messaggio di Don Peppe Diana nel venticinquesimo anno dalla sua uccisone. Per amore del suo popolo perseguiamo ancora il sogno di costruire le sue terre, le terre di Don Peppe Diana”.
“La storia della fattoria sociale Fuori di zucca costituisce un patrimonio di conoscenza comune e di grande valore. Siamo onorati di poterla raccontare Santo Padre, per noi è un motivo di grande orgoglio” conclude il presidente di Confcooperative Campania, Antonio Borea.