Dom. Dic 22nd, 2024

Una tavola rotonda interaccademica e interculturale per tessere rapporti 
socio-culturali e gastronomici con l’Egitto e la Cina, terre 
geograficamente lontane, ma legate all’Italia da uno storico filo rosso. 
Prendendo, infatti, spunto dalla traversata del mercante veneziano Marco 
Polo, sotto l’egida dello chef italiano Pietro Parisi, Cuoco Contadino e 
Ambasciatore della Dieta Mediterranea nel mondo, inizierà la Prima Tappa 
del progetto che si terrà sull’Isola di Zamalek – Cairo, dal 26 al 31 
gennaio 2019.

Il progetto, che prevede la collaborazione tra l’Università di Salerno, 
l’associazione UNISAPORI, l’Università del Cairo, le Autorità Egiziane, 
l’Istituto Italiano di Cultura al Cairo e il  Centro Culturale Cinese al 
Cairo, è stato fortemente sostenuto dal Dipartimento di Scienze Umane 
Filosofiche e della Formazione – Università di Salerno – nella persona 
del Prof. Ruggero Andrisano Ruggieri e  dello chef Parisi, al fine di 
realizzazione di un corso di formazione per chef sulla Dieta 
Mediterranea – considerata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità 
dall’UNESCO.

Una nuova e importante forma di cooperazione per tracciare un comune 
denominatore tra i Paesi partecipanti, valorizzando materie prime comuni 
e non, rispettando tradizioni e apprendendo attraverso dimostrazioni 
pratiche di show-cooking e convivialità.

L’evento – che ricade a ridosso delle celebrazioni del Capodanno Cinese 
e, unitamente all’evento “Taste of Sunshine – Una settimana di cucina 
cinese e italiana in armonia” – aprirà un varco gastronomico lungo la 
via della seta.

IL PROGETTO

IL CUOCO CONTADINO sulle VIE di MARCO POLO

Progetto Interaccademico a tema Gastronomico

“Cibo conduttore” dei Paesi del Mediterraneo e delle vie della seta di 
Marco Polo è il raviolo, alimento transnazionale e versatile che cambia 
consistenza, sapore e forma in base al luogo di produzione: durante la 
prima tappa una delegazione italiana di professionisti – costituita da 
Ruggero Andrisano Ruggieri, Pietro Parisi, Nausica Ronca, Luca 
Martuscelli (UNISAPORI) e Sara De Bellis (Direttore editoriale 
Mangia&Bevi, Curatore sezione “Viaggia”) – documenterà questo viaggio.

LO SCENARIO

Dalla via della seta ai giorni nostri: un breve accenno

Era il 1271 quando il giovane Marco Polo partiva da Venezia. Lungo 
questa rotta, nota come la via della seta, – che si spinge da Venezia 
fino a San Giovanni d’Acri in Terrasanta, passando per la Turchia, la 
Persia, l’Afghanistan e, attraversando il deserto del Gobi, fino al 
Catài – tanti viaggiatori, tanti volti e tanti mercanti crearono scambi 
di merci, idee e di conoscenze, generando contaminazioni assorbite dai 
cibi quotidiani. Questa ritualità alimentare oggi è diventata terreno 
fertile di fusione e diffusione culturale, portatrice di antiche 
tradizioni da non perdere. L’Egitto possiede una ricca e antica cultura 
gastronomica che risale ai tempi dei Faraoni, in ragione soprattutto 
della sua influenza nelle tradizioni mediterranee e mediorientali.

IL RAVIOLO

Questione di forme e contenuti

Il fagottino di pasta ripiena che in Italia si chiama “raviolo”, in Cina 
  “Jiaozi”[1], in Egitto “Sambousek” , in Turchia “Manti”, in Afghanistan 
“Mantu”, è presente – in forma, impasto, ripieno e cottura diversi – in 
tutti i territori attraversati dalla via della seta.

Per tale motivo, durante questo evento, sarà celebrato come il fil rouge 
culinario.

IL COOKING SHOW

Mani in pasta: dare forma al raviolo con gli chef italiani, egiziani e 
cinesi

Un team di cinque cuochi italiani lavoreranno a stretto contatto con 
altrettanti cuochi cinesi, assistiti da giovani cuochi e studenti 
egiziani per apprendere – working in progress – i segreti della 
preparazione di queste ricette.

Oltre allo chef Pietro Parisi, sarà presente la chef Nausica Ronca, 
dedita a rivalorizzare e riscoprire la tradizione culinaria, 
rivoluzionando il mood del momento che vuole piatti sofisticati dagli 
ingredienti peculiari e ricercati.

Ambasciatori, industriali internazionali e nobiltà locale saranno 
stupiti e deliziati da piatti a base di ortaggi, legumi e ingredienti 
“poveri”: in questo modo gli chef dimostreranno come sia semplice ed 
ecosostenibile trasformare un piatto della tradizione in una portata di 
“alta cucina”.

GLI SPONSOR

La manifestazione, supportata dalla delegazione italiana, ha trovato 
ampio spazio grazie anche alla collaborazione con la società di 
internazionalizzazione Be Trade, al portale gastronomico Infofood.it e 
Molini Pizzuti che ha permesso una ricca e proficua corrispondenza tra 
aziende gastronomiche di varie parti del mondo.

PIETRO PARISI CHEF, IL CUOCO CONTADINO – DIRETTORE ARTISTICO – Cenni 
Biografici
Pietro è un cuoco appassionato. Di sapori e profumi specialmente, quelli 
che lo rimandano ai giorni della sua infanzia: quelli del ragù della 
nonna Nannina, la quale la domenica svegliava la sua casa; delle 
polpette al sugo di pomodoro San Marzano; delle candele spezzate alla 
“genovese”; ottenuta con purea di cipolla bianca e carne di vitello 
stufata. Al centro della sua cucina spesso c’è il riutilizzo di tutto 
ciò che normalmente viene considerato scarto.

A bucce, gambi, foglie Pietro dà una nuova vita. “Per educazione e 
scuola – ama ripetere – sono contrario a qualsiasi spreco, perché spesso 
è nelle parti meni nobili che si celano i sapori veri.” Ciò che rende 
Pietro davvero speciale è la ricerca dei prodotti di stagione, che 
seleziona personalmente dai suoi amici contadini, cercando di sostenere 
lavoratori e prodotti locali. L’obiettivo di Pietro è eliminare dalle 
cucine i grandi selezionatori e farvi rientrare i piccoli produttori del 
territorio, dare luce ai sacrifici di questi uomini e queste donne, 
diffondere la conoscenza di metodi sani di produzione, trasformazione e 
lavorazione del cibo, facendo riemergere le buone tradizioni che non 
dovrebbero mai essere privilegio per pochi. Per Pietro cucinare è 
cultura e non solo manualità e il rapporto con i contadini, la 
possibilità di osservare i loro volti, è un sostegno prezioso nella sua 
ricerca di nuove strade da percorrere.

NAUSICA RONCA – Cuoca Contadina
“Sono dieci anni che faccio parte della famiglia di Nonna Nannina di 
Cava de’Tirreni. Da lei ho imparato ad ascoltare, ed i suoi consigli mi 
hanno portato ad avere successo in ambito familiare e ristorativo. Dal 
mio primo anno di vita, e per tutti gli anni fino all’adolescenza, ho 
trascorso i mesi estivi in Grecia per salare le acciughe nella fabbrica 
di mio padre. Ho imparato lì le abitudini, le tradizioni e l’arte 
culinaria di una “Mediterraneità” ancora più tenace. Osservando poi mia 
“Nonna Nannina” di 89 anni di Cava de’Tirreni mi sono accorta che 
conduceva una vita così simile ai paesini della Grecia, ma tanto più 
ricca di valori etico/culinari che bisogna tramandare. Così, dopo tanta 
ricerca e studio approfondito, ho aperto il mio “ristorante contadino” 
dove cucino le mie pietanze seguendo la tradizione che accomuna tutto il 
popolo del sud. Ancora oggi, prima di proporre un piatto, corro da lei 
per un consiglio e per appropriarmi il più possibile di quell’ anima 
genuina che, trasferita nei piatti, fa sognare i miei commensali 
facendoli viaggiare indietro nel tempo.”

PROGRAMMA DELL’EVENTO
Le vie di Marco Polo, Italia – Cina
26 – 31 Gennaio 2019 | Hotel FLAMENCO, isola di ZAMALEK, la parte più 
esclusiva del Cairo.

➢       GIORNO 26: MASTERCLASS con gli studenti dell’Università del Turismo 
del Cairo, aspiranti Chef: personalità accademiche, stampa egiziane; 
segue tasting dei prodotti della master class;
➢       GIORNO 27: VIP italo – egiziani. Cena italiana servita al Tavolo, con 
presenza del corner cinese;
➢       GIORNO 28 Upper class egiziana (imprenditori, commercianti, generali 
ecc.); cena italiana a buffet, con presenza del corner cinese;
➢       GIORNO 29: Serata Fusion; diplomatici di tutti i paesi, con 
particolare riferimento alle Vie della Seta; presenza di Stampa 
internazionale; cena incentrata sui piatti comuni ai due paesi (raviolo, 
spaghetti, ecc.). Buffet Italiano da una parte e Cinese dall’altro;
➢       GIORNO 30: Serata a cura del Centro Culturale Cinese; piatti cinesi 
con un’isola cucina italiana;
➢       GIORNO 31: Vernissage di opera d’arte italiane, egiziane e cinesi 
presso L’Istituto di Cultura Italiana; cena cinese con corner di cucina 
italiana.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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