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Napoli, 6 Giugno 2018 – Pizza village. roberta basile

Presentato oggi, presso la sala “De Sanctis” di Palazzo Santa Lucia, il programma di iniziative della Regione Campania per celebrare il primo anniversario del riconoscimento Unesco all’arte del pizzaiolo napoletano. Alla conferenza stampa, insieme al presidente De Luca, hanno preso parte anche il Rettore della Federico II, Gaetano Manfredi e il Presidente della Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio.

 

Esattamente un anno fa, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura ha riconosciuto l’arte del pizzaiolo napoletano, Patrimonio immateriale dell’umanità.

 

In questo anno grazie al riconoscimento mondiale, la richiesta di pizzaioli di tradizione napoletana all’estero è sempre più cresciuta e sono tanti i giovani che arrivano a Napoli per imparare la sublime arte della pizza, patrimonio dell’umanità.

 

Ad un anno dal riconoscimento, la Regione Campania insieme al Dipartimento di Agraria della Federico II e la Fondazione Univerde hanno deciso di dedicare una serie di eventi, convegni e seminari, non solo per ricordare, ma soprattutto per sviluppare una cultura dell’arte della pizza che possa essere fattore di crescita economica e creazione di posti di lavoro.

 

Gli eventi si terranno il 5-6-7 dicembre. Si parte, mercoledì 5, dal Museo Madre con un convegno con tutte le realtà che hanno contribuito a questo straordinario riconoscimento: “L’unione fa la pizza a regola d’arte”. Giovedì e venerdì 6 e 7 dicembre presso la Reggia di Portici, sede del Dipartimento di Agraria, si terrà una due giorni di convegno con esperti, addetti ai lavori, e docenti universitari per celebrare il riconoscimento ottenuto e le sue possibilità di sviluppo.

 

“Il riconoscimento dell’Unesco va ora sfruttato dal punto di vista economico e di creazione del lavoro” ha detto il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Ora – ha spiegato il presidente della Regione Campania – finanziamo la formazione professionale per i ragazzi che vogliono specializzarsi nella produzione di pizze con 50 borse di studio, poi dovremo estendere l’attività anche negli istituti alberghieri. Il riconoscimento dell’Unesco può essere l’occasione per mettere in moto tutta un’economia enogastronomica”.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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