Avvicinare la gente al mondo del vino e alla viticoltura grazie ad un convegno aperto al pubblico e dei laboratori di degustazione offerti gratuitamente a chi vorrà immergersi nel settore vitivinicolo di Terra di Lavoro. A lanciare per la prima volta in assoluto un «Eno-open-day» è il Consorzio Vitica che, nei giorni 30 novembre e 1° dicembre prossimi ha programmato a due passi dalla Reggia di Caserta, presso l’Enoteca Provinciale di via Battisti, una due giorni di assaggi e cultura sul vino con un convegno dal tema «La filiera vitivinicola, un’opportunità per lo sviluppo del territorio» che inizierà alle 17 del 30 novembre per poi proseguire con 4 laboratori delle varie denominazioni e 7 tavoli di degustazione che riapriranno dalle 11 del primo dicembre. Si tratta del primo di una serie di eventi programmati in collaborazione con la Camera di Commercio dal «Vitica», il Consorzio di Tutela dei Vini a D.O.C. Asprinio di Aversa, Falerno del Massico e Galluccio che è stato il primo in Campania riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole nel 2005. Ad aprire i lavori del convegno sarà il presidente del Vitica, Salvatore Avallone.Previsti gli interventi istituzionali del prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto; del presidente della Provincia, Giorgio Magliocca; del sindaco di Caserta Carlo Marino e del presidente della Camera Commercio, Tommaso De Simone. A moderare sarà Antonella Amodio, curatrice della guida DoctorWine per la Campania. Punti di forza del Vitica, la qualità dei vini e la rarità dei vitigni per le caratteristiche ampelografiche del territorio casertano, con un terreno arricchito dalle precipitazioni vulcaniche portate dal Vesuvio e dal vulcano spento di Roccamonfina, una peculiarità principale del Consorzio, infatti è la varietà di vitigni autoctoni. Le denominazioni tutelate sono: Asprinio di Aversa Doc; Falerno del Massico Doc Bianco, Rosso e Primitivo; Galluccio Doc Bianco e Rosso; Terre del Volturno Igt Bianco, Rosso e Rosato; Roccamonfina Igt Rosso e Bianco. Il Consorzio ha come scopo la tutela, la valorizzazione e la cura degli interessi relativi alle denominazioni di origine controllata dei vini Asprinio di Aversa, Galluccio, Falerno del Massico, e delle I.G.T. Terre del Volturno e Roccamonfina. Nella rinascita della viticoltura campana, caratterizzata da una ricchezza varietale che ha pochi eguali al mondo, si inserisce il successo di questi importanti vini rappresentato dai vitigni autoctoni, che sono una grande risorsa dell’enologia italiana per distinguersi dai cosiddetti vini ottenuti da varietà internazionali. In provincia di Caserta il valore dell’autoctono è legato al fondamentale valore della qualità, una qualità che ha radici antiche. I vitigni autoctoni attuali discendono dagli antichi vitigni: Vitis Hellenica, Aminea Gemina, Vitis Apiana, per citare i più importanti. Il Cda del Vitica è composto, oltre che dal presidente Avallone (Villa Matilde), dai vicepresidenti Arturo Celentano (Galardi Terra di Lavoro) e Giuseppe Carusone (La Masserie) con i consiglieri Maria Ida Avallone (Villa Matilde), Tony Rossetti (Bianchini Rossetti), Nicola Numeroso (I Borboni), Felicia Brini (Masseria Felicia), Antonio Pagano (Fattoria Pagano), Antonio Papa (Cantina Gennaro Papa), Antonio Donato (Castello Ducale), Lorenzo Di Martino (Masseria Campito), Cesare Avenia (Il Verro), Amedeo Barletta (Sia Vestini Campagnano). L’evento sarà in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier di Caserta e ci saranno anche gli assaggi di prodotti tipici a cura di Slow Food con la partecipazione degli allievi dell’IPSAR Galileo Ferraris.