La Dieta mediterranea come modello capace di contribuire a indicare una via per generare nuove soluzioni alla complessità del nostro tempo. È l’idea da cui nasce “Dieta Mediterranea 4.0”, la tre giorni in programma tra Pollica e Acciaroli dall’11 al 13 ottobre, verso le celebrazioni per l’ottavo compleanno della Dieta mediterranea patrimonio Unesco.
“Dieta Mediterranea 4.0” è un contenitore di eventi e progetti pensato dal Comune di Pollica in collaborazione con il programma Societing4.0 dell’Università Federico II di Napoli, il Museo Vivente della Dieta mediterranea di Pioppi e il progetto PIDMed, che vede tra i suoi partner Unioncamere, le CCIAA di Caserta e di Salerno e la task force RuralHAck.
L’iniziativa parte dalla convinzione che la Dieta mediterranea non è una celebrazione di stili di vita passati ma è l’unica chance per riprendersi in mano il futuro. “Il Mediterraneo è stato il primo internet della storia! Il primo mezzo di comunicazione che ha messo in comune popoli e culture differenti”, sostiene infatti Alex Giordano, tra gli ideatori del progetto.
Il cuore degli eventi sarà il Castello Capano di Pollica, che ospiterà il workshop “(Post) digital Storytelling della Dieta mediterranea”, spalmato sui giorni 11 e 12 e tenuto da Marco Messina (99Posse) e Loredana Antonelli (Elem). Parteciperanno venti ragazzi locali e dieci dal resto d’Italia. Durante il workshop gli allievi realizzeranno delle interviste e delle ricerche, da cui sarà ricavato un lavoro finale.
Sabato 13 dalle 10,00, nel salone delle conferenze del Castello Capano di Pollica, si terrà il workshop PIDMed per le imprese, in collaborazione con la CCIAA di Salerno e l’Università Federico II di Napoli. Saranno coinvolti gli attori imprenditoriali locali che si occupano di promozione del territorio e della Dieta mediterranea (agrifood, turismo, cultura…) ai quali sarà presentato il piano voucher previsto dal Piano Nazionale Impresa 4.0 e gestito dalle CCIAA, che prevede contributi a fondo perduto per le micro, piccole e medie imprese che intraprendono un percorso di trasformazione digitale. Apriranno i lavori: Stefano Pisani, sindaco di Pollica; Andrea Prete, presidente della CCIAA di Salerno e vicepresidente Unioncamere nazionale; Tommaso Pellegrino, presidente Parco nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano; Alex Giordano, direttore scientifico PIDMed, Raffaele Espositopresidente provinciale di Confesercenti ed Enzo Tropiano, direttore di Coldiretti Salerno. Poi le aziende saranno divise per tavoli di lavoro per realizzare proposte progettuali specifiche che andranno ad essere candidate ai finanziamenti disponibili.
Quindi “Dieta Mediterranea 4.0” si sposterà nella piazzetta di Acciaroli per il convegno/networking “Narrare la Dieta mediterranea del/al futuro”, aperto a giovani, ricercatori, giornalisti e appassionati del settore. L’incontro vedrà le testimonianze di attivatori di esperienze innovative: Liviano Mariella di Transluoghi, Giuseppe Jepis Rivello di Camp di Grano, Michele Sica di RePainting Incartata, Carmine Minichinielo di Jambassa, Antonella Migliacca di Slow Food Giovani, Michele Lettieri de Le notti dell’Aspide, Somna Ridolfi de La Via Silente e Leandro Pisano di Liminaria. Ad aprire e coordinare i lavori sarà Valerio Calabrese, direttore del Museo Vivente della Dieta mediterranea di Pioppi.
A chiudere la tre giorni, il concerto/evento Electro+Jazz+Folk della Piccola Orchestra Provvisoria Dieta Mediterranea 4.0, con Marco Messina e Sacha Ricci dei 99Posse (sound machine e pianoforte), Fabrizio Bosso (tromba jazz), Marcello Colasurdo (voce e tammorra), gli anziani del Cilento (testimonianze multimediali raccolte durante il workshop) e Loredana Antonelli (video). A seguire DJset Gamino, tra i precursioni della contaminazione fra sonorità elettroniche e contesti rurali.
Dall’esperienza nascerà un documentario con le interviste degli ambasciatori della Dieta mediterranea e dei vari ospiti presenti, per una narrazione collettiva volta a trovare una possibile relazione virtuosa tra l’innovazione tecnologica e il patrimonio della Dieta mediterranea.
I contenuti proposti per l’evento ambiscono a creare le basi per un vero e proprio spazio laboratoriale che candidi il Cilento alla guida di un approccio mediterraneo per un modello di innovazione autoctono. Un modello che parte dalla consapevolezza che la prosperità può essere raggiunta solo in collettivo, tenendo insieme impatti positivi sulle economie, sulle comunità e sull’ambiente, e sfruttando conoscenza, convivialità e festa come dispositivi per rispondere alla complessità del presente.