Gio. Nov 21st, 2024

Parte da Torrecuso il percorso che porterà i centri di affermata produzione vitivinicola della terra sannita – i Comuni di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant’Agata dei Goti, Solopaca e Torrecuso – a diventare ‘Città Europea del Vino 2019’. Le cinque realtà territoriali sono infatti alle prese con la predisposizione dell’articolato iter mirato ad ottenere l’importante riconoscimento da parte di Recevin, la rete europea delle Città del Vino, formata dalle associazioni nazionali presenti negli undici Paesi membri (Germania, Austria, Bulgaria, Slovenia, Spagna, Francia, Grecia, Ungaria, Italia, Portogallo e Serbia) per un totale di quasi 800 città di tutta Europa.

Di questo si discuterà nell’ambito del convegno ‘Verso la Città Europea del Vino – Una grande opportunità per le vigne del Sannio’, promosso dall’Amministrazione comunale torrecusana nell’ambito della quarantaquattresima edizione di ‘VinEstate’, la rassegna enologica dedicata ai vini del Taburno e in programma a Torrecuso da oggi al 2 settembre. L’appuntamento è fissato per domenica 2 settembre (alle ore 10.30, nella Sala Consiliare di Palazzo Cito-Caracciolo).

È dal 2012 che Recevin assegna il ruolo di capitale della cultura enologica del vecchio continente ogni anno ad un Paese diverso, ponendolo al centro dell’attenzione dell’Europa e del mondo nel promuovere la cultura, l’identità, i paesaggi e i territori del vino. Per quanto concerne la candidatura relativa al 2019 toccherà all’Italia, con la proposta unitaria di indicare, appunto, le cinque realtà sannite e le colline della valle del Calore, intensamente disegnate dalla viticoltura.

Lo specifico regolamento prevede che le città che intendono sottoporre la propria candidatura dovranno specificare quali e quante attività intendono mettere in campo per lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio vitivinicolo ed enogastronomico locale, con iniziative che si prefiggono un benefico impatto a medio e lungo termine. Nell’ambito della candidatura sarà data una rilevanza particolare al numero degli enti locali coinvolti nelle varie attività, con un occhio di riguardo alla tutela ambientale, alla sostenibilità e alla salvaguardia e alla valorizzazione del paesaggio e del territorio, senza tralasciare naturalmente il respiro europeo.

Infatti, nell’ambito di questa iniziativa interessante i cinque Comuni sanniti hanno già attivato una rete che mira a coinvolgere tutte le realtà comprese in questo ricco distretto vitivinicolo, che rappresenta il “cuore” della produzione provinciale e regionale, area dove si coltiva circa il 40% dell’intera produzione viticola della Campania. Questa rete andrà successivamente ad interessare tutte le istituzioni, gli enti e le associazioni impegnati nell’ambito della produzione, tutela, promozione e valorizzazione del comparto enologico.

Per quanto concerne il programma del convegno si partirà con i saluti di: Erasmo Cutillo (sindaco di Torrecuso), Antonio Campese (presidente Camera di Commercio di Benevento) e Libero Rillo (presidente Sannio Consorzio Tutela Vini). A seguire gli interventi dei sindaci dei Comuni interessati: Mario Scetta (Castelvenere), Floriano Panza (Guardia Sanframondi), Carmine Valentino (Sant’Agata dei Goti), Pompilio Forgione (Solopaca). Al dibattito, moderato dal giornalista Pasquale Carlo, prenderanno parte: Giuseppe Festa (direttore scientifico del corso di perfezionamento in Wine Business all’Università di Salerno e curatore del Rapporto sul turismo del vino in Italia di ‘Città del Vino’), Floriano Zambon (presidente dell’associazione nazionale ‘Città del Vino’), Franco Alfieri (capo staff del presidente della Giunta regionale della Campania) e Umberto Del Basso de Caro (deputato della Repubblica Italiana).

L’iniziativa di Recevin giungerà nel 2019 alla sua ottava edizione. Queste le “capitali” europee del vino che si sono succedute nel corso di questi anni: Palmela (Portogallo, 2012) – Marsala (Italia, 2013) – Jerez de La Frontera (Spagna, 2014) – Resguengos de Monsaraz (Portogallo, 2015) – Valdobbiadene-Conegliano (Italia, 2016) – Cambados in Galizia (Spagna, 2017) – Torres Vedras/Alenquer e Rethimnos (rispettivamente Portogallo e Grecia, 2018).

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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