Ven. Nov 22nd, 2024

La Regione Campania, con delibera di Giunta de 5 giugno , ha dato attuazione alla tipologia d’intervento 7.1.1. del PSR, prevedendo un finanziamento, dell’importo complessivo di oltre 5,8 milioni di euro, per la redazione o l’aggiornamento di tutti i piani di gestione relativi a quei Siti della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) che rientrano nelle aree rurali B, C, D del Programma di Sviluppo Rurale.

La delibera affronta e risolve una grave criticità, poiché la maggior parte dei 124 siti Natura 2000 campani risulta sprovvisto di un piano di gestione, strumento fondamentale per la loro tutela. Grazie alle risorse messe in campo, sarà possibile assicurare, attraverso l’adozione dei piani, la salvaguardia, il ripristino ed il miglioramento della biodiversità in queste aree, che costituiscono un inestimabile patrimonio ambientale per l’elevata valenza naturalistica e che la Regione, in linea con le priorità strategiche dell’Unione Europea, intende proteggere e valorizzare.

I 124 siti della Rete Natura 2000 presenti in Campania – di cui 93 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), 15 Zone di Protezione Speciale (ZPS) e 16 siti con duplice valenza di SIC e ZPS – coprono una superficie di oltre 346mila ettari, a prevalente uso agricolo e forestale, pari a circa il 26% del territorio regionali.

“Per la prima volta – afferma Franco Alfieri, capo della segreteria del Presidente De Luca – molti dei siti Natura 2000 presenti in Campania saranno dotati finalmente di un piano di gestione, che indicherà le buone pratiche di agricoltura multifunzionale che gli operatori agricoli e forestali dovranno adottare per migliorare la qualità delle produzioni proteggendo la biodiversità e il paesaggio. In questo modo, gli agricoltori diventano i nostri principali alleati e protagonisti attivi nel presidio e nella valorizzazione di queste importanti aree naturalistiche”.

Per agevolare l’elaborazione o l’aggiornamento dei piani, la Regione ha adottato un disciplinare tecnico, che contiene le specifiche da rispettare, e ha raggruppato i 124 siti, per omogeneità di problematiche e, quindi per economicità della spesa, in 27 unità territoriali, della cui gestione sono responsabili (risultando, di conseguenza, anche potenziali beneficiari della tipologia 7.1.1 del PSR):

  • l’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo Diano e Alburni (con 11 unità territoriali);
  • l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio (1 unità territoriale, comprensiva anche della riserva Naturale Alto Tirone Vesuvio di competenza anche del Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi-Raggruppamento Biodiversità);
  • la Regione stessa (con 15 unità territoriali, tra le quali ricadono le Riserve Naturali di “Castelvolturno” e “Valle delle Ferriere” anch’esse di competenza del Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi).

La Regione Campania stipulerà un protocollo d’intesa con l’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo Diano e Alburni e con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio nel quale saranno definite procedure e impegni per i due beneficiari nell’attività di redazione o aggiornamento dei piani di gestione.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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