Franco Pepe diventa Maestro d’Arte e Mestiere della pizza. A conferire questa onorificenza, nell’ambito dell’iniziativa promossa da Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, è la speciale Commissione istituita da ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.
“Quella di Franco Pepe è stata una nomina naturale, quasi obbligata. Inutile nascondere l’aspetto valoriale intrinseco nella professionalità di Pepe, perfettamente in linea con l’idea di didattica che ogni giorno proponiamo in ALMA. La conoscenza della tradizione, della storia, della cultura di una materia è un aspetto non trascurabile per poter fare innovazione. L’intelligenza che deriva dalla ritualità del gesto è una risorsa che trasforma l’artigiano in maestro. Così l’italianità vive nelle mani di Franco Pepe che, attraverso uno dei simboli più rappresentativi della nostra identità gastronomica e non solo, trova la sua massima espressione”: così Andrea Singallia, direttore generale di ALMA, motivando la scelta di premiare il maestro pizzaiolo di Caiazzo, vulcanica mente creativa di Pepe in Grani.
La cerimonia, presso la Sala d’Onore della Triennale di Milano, vede la partecipazione di ben 78 nuovi MAM, uomini e donne che hanno saputo eccellere in diversi ambiti dell’artigianato artistico e gastronomico del nostro Paese, trasmettendo non solo l’eccellenza italiana in tutte le sue declinazioni, ma anche condividendo il proprio prezioso bagaglio di saperi e know-how con le generazioni future. I nuovi Maestri d’Arte e Mestiere, suddivisi in 23 categorie, vanno ad arricchire la già lunga lista di nomi del Libro D’Oro dell’Eccellenza Artigiana Italiana, istituita nel 2016 con la prima edizione del premio.
La creazione di un titolo indipendente di Maestro d’Arte (dalla ceramica alla gioielleria, dalla pelletteria alla stampa, fino all’enogastronomia) nasce per valorizzare e far conoscere la grande opera dei migliori esponenti dell’alto artigianato. Per la categoria “Mestieri del Gusto e Arte dell’Ospitalità”, la Commissione di ALMA (composta dal Comitato Scientifico della Scuola) ha individuato 13 grandi interpreti della tradizione nostrana nella cucina, nella sommellerie, nella pasticceria, nella norcineria, arrivando anche alla pizza.
Ed è in questo specifico ambito che Franco Pepe ha saputo distinguersi, portando il “caso” di Pepe in Grani all’attenzione di addetti ai lavori e appassionati: per la sua capacità di preservare ma allo stesso tempo innovare una tradizione considerata immutabile come quella della pizza, per la sua attenzione maniacale verso l’impasto, la sua lievitazione e idratazione, per il rispetto e l’attenzione verso i prodotti del territorio, che concorrono ad esaltare la pizza e i suoi protagonisti. Ma anche per la volontà di trasformare la più amata dagli italiani in un piatto di alta cucina, grazie alla collaborazione con grandi chef nazionali e internazionali. Infine, e anche questo è ciò che rende Franco Pepe un vero artigiano della gastronomia, il desiderio di trasmettere la sue competenze alle nuove leve del futuro: più che un deus ex machina, il coordinatore di un lavoro concertato di squadra, dove ogni giovane riveste un ruolo importante, un insegnante severo ma generoso nel fornire ai suoi “allievi” gli strumenti migliori per capire e comprendere la magia della pizza.
“Questo premio mi rende orgoglioso, ma non è solo un riconoscimento alla mia persona: lo è per tutti quelli che ogni giorno lavorano e credono nel progetto Pepe in Grani; lo è per la bontà del percorso intrapreso anni fa, con l’apertura della pizzeria; lo è per il territorio e per i fornitori che mi sostengono nell’individuazione dei migliori prodotti locali che poi arricchiscono la pizza che prepariamo; infine, lo è per Caiazzo, la città dove sono nato, cresciuto e formato, per la quale vorrei continuare a essere ambasciatore di bellezza nel mondo”, ha dichiarato Franco Pepe a margine della premiazione.