Questo è il titolo del convegno che si è tenuto lo scorso venerdì 16 marzo all’Istituto Superiore Axel Munthe di Anacapri. Lo scopo era quello di depositare nell’Arca del Gusto di Slow Food Internazionale, catalogo delle varietà a rischio di estinzione in tutto il mondo, la segnalazione della pianta erbacea, conosciuta già dai Romani con il nome di “cicercula” e coltivata sull’isola fin dall’antichità. Per la prima volta la Condotta Costiera Sorrentina e Capri ha sperimentato la collaborazione con l’Istituto alberghiero, affinché fossero gli studenti insieme ai loro docenti, a redigere per intero la scheda del legume, in un percorso di piena consapevolezza che al termine del lavoro li ha visti riconosciuti come “Ambasciatori Slow della Cicerchia di Anacapri”. L’auspicio era quello di trasmettere il segnale urgente dovuto al pericolo ambientale conseguente ad un’alimentazione squilibrata per l’eccessivo consumo di proteine animali e l’inquinamento degli allevamenti intensivi, questo a discapito delle nobili proteine dei legumi, ed imprimere così nei giovani futuri professionisti dell’accoglienza, l’amore per questo legume della loro terra, dal sapore rustico e genuino, per vederlo un domani proposto nei loro menù, nel mondo della ristorazione. Dopo i saluti della Preside Letizia Testa, il moderatore e giornalista Mariano Della Corte ha aperto i lavori con gli interventi del Professore Enrico Gargiulo, storico ed esperto della cicerchia di Capri, di Renatino De Gregorio, famoso chef caprese, di Nabil Pulita portavoce di Legambiente Capri e del Presidente e Fiduciario della Condotta Costiera Sorrentina e Capri, Mauro Avino. «Gli chef dell’Alleanza di Slow Food non sono semplici professionisti, ma cuochi che scelgono di prendere posizione con il loro lavoro e la loro sapienza a disposizione del patrimonio agricolo che stiamo perdendo, diventando così doppiamente felici nel loro percorso professionale» – questo il messaggio del movimento della chiocciola e destinato agli studenti. La giornata si è conclusa con un pranzo preparato nelle cucine dell’Istituto alberghiero e completamente a base di cicerchie di Anacapri destinato agli ospiti presenti.