La filiera ittica del pesce spada è uno dei fiori all’occhiello delle produzioni ittiche made in Italy, messo a rischio dalle scelte europee che impongono drastiche riduzioni all’attività di pesca con un sistema di quote che non rispetta lo spessore della produzione nazionale con circa il 40% delle catture mediterranee di spada, per oltre 4000 tonnellate pescate ogni anno. Per questo apprezziamo e condividiamo quanto annunciato oggi dal Ministro Martina sul ricorso italiano alla Corte di Giustizia Europea contro il regolamento europeo sulla pesca del pescespada. Una battaglia che sosterremo, insieme alle nostre imprese e ai nostri operatori perché è anche una nostra battaglia per ridare dignità alla pesca italiana”. Così l’Alleanza Cooperative pesca commenta la notizia di un ricorso dell’Italia per rivedere la normativa europea che introduce per la prima volta le quote di pesca per il pesce spada. L’Alleanza ricorda che il Sottosegretario Castiglione aveva annunciato un provvedimento ministeriale per l’aumento dell’8% all’Italia del contingente massimo di cattura, rispetto al regolamento della Commissione Europea, che ha fissato a 3.736 tonnellate la quota di pesca italiana, oggi impugnato dal governo italiano.