Sab. Nov 2nd, 2024

Una due giorni di grande suggestione con il tour Filari di Storia, organizzato da Terre del Falerno, l’associazione presieduta da Maria Zampi che riunisce i Comuni di Carinola, Cellole, Sessa Aurunca, Falciano del Massico, Mondragone e Sessa Aurunca insieme a molti produttori vitivinicoli ed agroalimentari. L’evento turistico fu annunciato a luglio con la presentazione alla stampa e che ha avuto uno dei momenti clou nel brindisi della mattina di domenica 8 ottobre, con i calici riempiti di Falerno del Massico Dop (delle cantine Gennaro Papa, Regina Viarum e Santoro) tra i terrazzamenti e i ciglioni di età romana del Monte Massico, dove le uve del “Nettare degli Dei” (così veniva appellato il Falerno della Roma degli imperatori, celebrato dai maggiori poeti, scrittori e storici dell’epoca) venivano coltivate per poi essere trasformate in uno dei prodotti più rinomati dell’antichità. I muretti di contenimento a secco disposti a gradoni, che hanno fatto da cornice per la prima volta a una degustazione, costituiscono indubbiamente uno dei patrimoni archeologici più suggestivi della Campania, e hanno stupefatto e incantato con la loro bellezza d’insieme i numerosi partecipanti accolti dall’Amministrazione Comunale di Falciano del Massico rappresentata dall’Assessore alla Cultura Palmina Manica. Poco prima si era tenuta la visita al Museo Civico archeologico “Biagio Greco” di Mondragone (diretto dal dott. Luigi Crimaco), dove la responsabile del Dipartimento Restauro Marianna Musella ha guidato gli ospiti tra le stanze dei reperti della romanità antica in cui sono conservate le anfore e gli strumenti di lavorazione delle attività della viticultura e della vinificazione rinvenuti sulle pendici del Monte Petrino e del versante del Monte Sant’Anna, ossia la porzione della Catena del Massico che guarda al Mar Tirreno e all’antica città portuale di Sinuessa. I visitatori hanno potuto ammirare, recandovisi accompagnati dalla dott.ssa Musella, i resti di alcune delle ville rustiche (in tutta l’area massicana ve ne sono censite alcune centinaia) che si trovano nell’antichissimo comprensorio agrario dell’Ager Falernus, ossia quella porzione a nord della Campania dove la produzione agroalimentare ha avuto il suo prestigio maggiore nell’epoca repubblicana prima e imperiale poi della Roma antica. Anche a Mondragone, l’Amministrazione Comunale ha inteso accogliere i turisti, con la presenza e il saluto degli assessori Maria Tramonti e Francesca Gravano. La giornata dell’8 ottobre è proseguita con la visita alla città di Sessa Aurunca, dove la Pro Loco locale ha presentato, mettendo a disposizione due giovani e bravissime guide turistiche, le attrazioni archeologiche e architettoniche (Teatro Romano, Duomo, Palazzo Ducale) di una delle città d’arte più belle della Campania. La visita agli splendidi vigneti delle tenute Viticoltori Migliozzi, situati sulla panoramica collinetta di Rampaniuci (Casale di Carinola) che fornisce il nome all’etichetta top di quella che è una delle realtà produttive di Falerno del Massico DOP più note, ha dato avvio alla parte enoturistica del tour, con la degustazione dello stesso Rampaniuci, con il piacevolissimo pranzo tra i filari (denominato dagli organizzatori “merenda del vignaiolo” e composto da pasta e fagioli con “noglia di maiale”, zucca, mozzarella e ricotta di bufala campana, “frigoli” di salsiccia ecc. e terminato dalla gustosa sorpresa di un dessert servito con i panettoni “sperimentali” dell’azienda artigianale Dario Saltarelli, che usa per candire i suoi prodotti le tipicità agricole locali come la mela annurca, la castagna di Roccamonfina e lo stesso Vino Falerno) e in seguito con la visita alla cantina Volpara, scavata nel tufo nell’incantevole borgo di Tuoro (Sessa Aurunca) e dove la degustazione dei vini è stata accompagnata con le illustrazioni delle tecniche di vinificazione e invecchiamento fornite dal titolare Antonio Passaretti. Infine, i turisti hanno potuto visitare il frantoio De Ruosi (in Casanova di Carinola), attualmente in funzione per mulinare le olive che in questo periodo sono nella fase del raccolto, e degustare gli oli prodotti (tra cui il Monte Greci e il Terra Felix), espressione dell’altra importante DOP di cui l’Ager Falernus e le aree limitrofe sono zona di origine: l’extra-vergine Terre Aurunche. Il connubio tra Storia, Antichità, Agricoltura e Produzione vitivinicola e olivicola hanno reso e renderanno Filari di Storia (che assumerà tra breve una periodicità quindicinale) uno dei tour turistici maggiormente attrattivi della Campania, considerando anche gli accordi che Terre del Falerno sta stipulando con realtà importanti che gestiscono i grandi attrattori culturali della Campania (Direzione della Reggia di Caserta, Distretto Turistico di Pompei ecc.) che permetteranno di associare le visite all’Ager Falernus a quelle già consolidate del grande turismo campano in una logica di audience development di grandissima prospettiva.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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