Anche l’Azienda Agricola Sodano ha scelto di aderire al progetto di solidarietà “Un Calcio alla Povertà”, ideato dal calciatore Saverio Pedalino, originario di Avella. L’azienda, specializzata nella produzione, lavorazione e trasformazione di frutta secca e semilavorati, non è nuova a dare il proprio contributo ad iniziative benefiche, avendo adottato, già da tempo, una politica di sostegno a realtà no profit meritevoli. Il progetto “Un Calcio alla Povertà”, attivo da qualche anno, è nato a seguito dell’incontro di Saverio Pedalino con il piccolo Gabriel, bambino immigrato in Italia e conosciuto a Monopoli, dove Saverio militava nella locale squadra calcistica. Le difficili condizioni di vita di Gabriel e della sua famiglia spingono il giovane calciatore a cambiare radicalmente la sua vita, conferendo alla sua attività professionale, che riguardava non solo la militanza sportiva ma anche l’organizzazione di eventi, un taglio prettamente incentrato sulla beneficenza. Nasce così il progetto “Un Calcio alla Povertà” che si sostanza in numerose iniziative tese a raccogliere fondi e risorse utili a migliorare la vita di tante famiglie, sia in Italia che nel continente africano. Tra le numerose attività realizzate grazie al contributo di tanti sostenitori del progetto vi è, ad esempio, la distribuzione di pacchi vivere a famiglie bisognose residenti nell’area del Mandamento, in provincia di Avellino. Tante le squadre di calcio e le personalità del mondo dello sport e non solo che hanno aderito al progetto di Saverio. Tra queste, appunto, anche l’Azienda Agricola Sodano che ha scelto di destinare il proprio contributo alla realizzazione della scuola “Football Primary School LND Italy- Parco Mandamento Baianese”, in Kenya nel villaggio di Majengo. Grazie a questa preziosa collaborazione sono già state realizzati una prima aula e un pozzo e presto si aggiungeranno altre strutture, tra cui un campo di calcio. L’azienda avellana ha donato, inoltre, magliette raffiguranti i personaggi cartoon aziendali che saranno utilizzate dai bambini per le attività ludico-sportive presso la scuola. Un calcio alla povertà, dunque, da una delle imprese irpine più rappresentative del proprio settore.