Dom. Dic 22nd, 2024

granochiricoA seguito dell’evento dello scorso 5 febbraio, organizzato dalla Chirico presso la scuola Dolce & Salato di Maddaloni, diretta dallo chef Giuseppe Daddio e dal pasticciere Aniello di Caprio, dove è stata presentata l’Accademia del Grano, un laboratorio sperimentale costituito dagli allievi dell’ente maddalonese che hanno elaborato ricette diverse dalla collaudata pastiera adoperando il grano cotto Chirico con amido gelificato, il 31 marzo alla finale del Concorso Nazionale “Racconti di Grano” presso Palazzo Petrucci a Napoli, una prestigiosa giuria di esperti e di addetti ai lavori, decreterà il vincitore della borsa di studio messa in palio dalla storica azienda campana, sinonimo nel mondo del grano per la pastiera, oggi guidata da Annamaria Chirico e da suo figlio Mario dall’azienda che andrà all’allievo che avrà realizzato la migliore ricetta. I due maestri, Daddio e di Caprio, hanno coinvolto i propri corsisti a sperimentare sull’antico alimento che finora veniva utilizzato solo per il dolce pasquale, come addensante e ingrediente di struttura in sostituzione dei grassi e delle uova in ricette salate, grazie alla Chirico che ha affidato all’istituto di formazione l’onere di rendere utile il grano anche nel mondo gastronomico con la nascita dell’Accademia, dove a stimolare la ricerca e le creazioni è stata la borsa di studio che sarà consegnata al vincitore il 5 aprile, in occasione dell’evento conclusivo dei percorsi master di qualifica della Dolce & Salato. Per decretare il vincitore i finalisti si esibiranno alla Toffini Academy di Napoli nella mattinata del 31 marzo insieme ai finalisti del Concorso “Vinci con i tuoi racconti di Grano Chirico”. Successivamente, insieme a selezionati invitati, nella splendida cornice di Palazzo Petrucci di Lino Scarallo, creatore della famosa pastiera scomposta, le ricette finaliste saranno degustate dagli ospiti presenti. Lo chef Giuseppe Daddio, in qualità di team coach dell’Accademia, dichiara: “il grano, nulla è più contemporaneo della tradizione, il futuro del cibo è rompere gli schemi di vecchie abitudini, favorendo più salute ai giorni che giorni alla vita”.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.