È stato presentato oggi alla presenza dell’onorevole Massimo Fiorio e dei senatori Leana Pignedoli e Franco Panizza, relatori del disegno di legge rispettivamente alla Camera ed al Senato, La Guida al “Testo Unico della Vite e del vino”, entrato in vigore lo scorso 12 gennaio, realizzata dall’Alleanza delle Cooperative italiane agroalimentare e dal settimanale L’Informatore Agrario. Il vademecum, pensato per facilitare la lettura del nuovo testo normativo, analizza e commenta i 91 articoli evidenziandone le ripercussioni pratiche per i viticoltori e le cantine, che potranno così individuare facilmente la portata delle semplificazioni e delle norme introdotte rispetto alle leggi previgenti su tutte le varie fasi della filiera: dall’impianto dei vigneti alla produzione e trasformazione dell’uva, dall’imbottigliamento fino alla commercializzazione del vino. La Guida, pubblicata come inserto al settimanale L’Informatore Agrario, è stata redatta da Gabriele Castelli e Valentina Sourin dell’Ufficio Vitivinicolo dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari in collaborazione con la redazione del settimanale. Sarà spedita a tutti gli abbonati della rivista con il numero in distribuzione da domani; verrà quindi recapitata in più copie a tutte le cantine aderenti all’Alleanza delle cooperative. L’onorevole Fiorio, dopo aver speso parole di apprezzamento per “l’importante stagione che è stata avviata con la redazione del Testo Unico”, ha sottolineato come “anche nel prosieguo dei lavori dei decreti attuativi del Testo Unico il Parlamento continuerà a sollecitare misure che rispondano alle priorità delle aziende che operano nel comparto”. “Il Testo Unico ha un articolato molto ampio – ha ricordato la senatrice Pignedoli – la cui complessità non rappresenta affatto una burocrazia fine a se stessa, ma è espressione del valore che c’è dietro al prodotto e del ‘rigore’ presente in tutta la filiera produttiva, che si traduce in garanzia di sicurezza alimentare”. Il Senatore Panizza ha ricordato come, “pur nella complessità del testo, si è riuscito a tenere conto anche della viticoltura di montagna, dei marchi di nicchia e delle realtà con ridotte dimensioni, che hanno bisogno di norme più agili”. “Il Testo Unico ha il grande merito di consegnarci un quadro normativo più organico rispetto alla situazione precedente”, spiega Ruenza Santandrea, la coordinatrice del Settore vitivinicolo dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari. “Sono state introdotte molte novità improntate all’efficienza e alla sburocratizzazione – prosegue Santandrea – con controlli ad esempio più concentrati nel merito delle questioni e meno nei formalismi burocratici. Ora guardiamo con attenzione alla fase di attuazione del Testo, un passaggio delicato per rendere operative le tante novità contenute nella nuova Legge”. Per Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario: “Il Testo Unico è un tassello importante per i viticoltori e i produttori di vino sul fronte della semplificazione. Abbiamo voluto camminare su questo solco offrendo uno strumento che consenta di semplificare anche la comprensione di una normativa destinata a diventare e a restare per tanti anni punto di riferimento legislativo della filiera”.