Zero, Farina Naturale è la nuova linea di prodotti che ha lanciato la Polselli Spa, l’antica azienda molitoria della provincia di Frosinone che da circa un secolo è specializzata nella produzione di farine per pane, dolci e pizza. Questa importante realtà, tra le prime in Italia, oggi guidata con esperienza e professionalità dalla terza generazione, ha presentato la nuova linea lo scorso 30 settembre in occasione dell’Open Day organizzato dalla grande famiglia Polselli: una giornata di festa a porte aperte rivolta alla conoscenza dell’azienda e dell’Accademia, il “Ginnasio” del Molino, luogo in cui si confrontano e s’incontrano diversi professionisti ognuno avente un’estrazione ben definita e diversa dall’altra e alla scoperta dei nuovi prodotti. Un interessante appuntamento che ha visto la partecipazione di operatori del settore, giornalisti, chef, maestri pizzaioli e della panificazione, distributori nazionali ed internazionali provenienti dal Portogallo, Stati Uniti, Irlanda e Belgio.
Il percorso è iniziato nella sede della Polselli con una visita ai diversi reparti di produzione ed è proseguito a Palazzo Tronconi, oggi sede dell’omonima azienda vinicola che coltiva vitigni autoctoni secondo i dettami dell’agricoltura biologica e biodinamica, qui è stata presentata la linea Zero, Farina Naturale insieme a due nuove farine alternative, Orzo tostato con avena e Segale con semi di lino e di girasole.
Ma protagonista della giornata, è stata la “Zero”, una linea che vuole da una parte rimarcare la storicità dell’azienda facendo tesoro dell’esperienza acquisita nel corso degli anni, dall’altro soddisfare i bisogni dei consumatori che cercano prodotti più naturali che conservano tutte le proprietà nobili del chicco di grano. Farine ottenute dalla lavorazione di grani 100% italiani, coltivati su terreni selezionati dall’azienda, situati in luoghi distanti da fonti di inquinamento, come autostrade, centrali di inceneritori e siti industriali. Prodotti certificati che contengono un livello di metalli pesanti al di sotto della media, rispetto a quelli convenzionali, dove la tecnica di macinazione è quella degli anni ’50-60, dolce con minor stress del chicco di grano. Ricordano le farine antiche, al tatto si presentano più ruvide, hanno un maggior contenuto di fibre, un aroma intenso di grano e al palato risultano essere più rustiche. La linea che comprende tre tipologie (Rossa “tipo 0”, Azzurra “tipo 1” e Beige “tipo 2”), nasce dalla volontà di esaltare la materia prima e di promuovere lo stile dello star bene e sono adatte alla panificazione, alla pizza, alla pasticceria e per la preparazione di paste fresche.
A dare un prezioso contributo alla bellissima giornata, il pizzaiolo napoletano, Gennaro Luciano (Antica pizzeria Port’Alba), che ha sottolineato la vicinanza storica della Polselli al territorio partenopeo e discusso insieme al giornalista e sociologo Giuseppe Giorgio, della storia della pizza; Gregori Nalon, chef di grande talento entrato a far parte della scuderia di Alice con il programma Piatti & Misfatti, considerato dagli addetti ai lavori tra i più importanti chef di cucina, conoscitori e comunicatori delle tecnologie applicate alla ristorazione che ha tenuto un interessante seminario sull’Emotional Food coordinato dalla giornalista Antonella D’Avanzo.
Hanno preso parte alla seconda parte dell’Open Day anche Ettore Mastelloni titolare e gestore del Forum La Confraternita della pizza che ha illustrato la nascita del disciplinare della pizza in teglia alla romana e Davide Rossi, responsabile della CNA di Frosinone.