Vinalia si avvicina. L’evento enogastronomico previsto dal 4 al 10 agosto a Guardia Sanframondi (Bn) dal tema “Custodire un dono”, per la sua XXIII edizione, rinnova le attività che hanno impreziosito la tornata 2015. E’ il caso di Vinarte, una godibile esposizione presentata nei vicoli e le abitazioni in pietra dell’antico borgo e fruibile in tutte le serate della rassegna guardiese. “Questo è un territorio dalle grandi potenzialità – ha spiegato Giuseppe Leone, direttore artistico di Vinarte -, che sa puntare sulle sue eccellenze, enologiche e culturali. Il nostro intento è quello di portare avanti un discorso sulle identità, sulle tradizioni produttive, lungi dal processo di banalizzazione del territorio rurale. “Basi solide per un pensiero leggero – ha aggiunto – che possa porre un freno al degrado dei sistemi collinari, del paesaggio agricolo e dello spopolamento delle piccole comunità dell’entroterra campano, quell’osso del Mezzogiorno in cui si custodisce un humus culturale antichissimo, così come una spinta sinergica verso il futuro”. Questa seconda edizione di Vinarte punterà su una veste tutta nuova, forte della collaborazione con Luciano Ferrara, coordinatore della sezione fotografica, protagonista di una personale dedicata alla processione dei Battenti in onore dell’Assunta, rito dal fascino atavico che da sempre è legato alle tradizioni culturali di Guardia Sanframondi. Ferrara, artista che ha segnato la scena napoletana, è un fotografo storico e non solo per la longevità e la qualità magistrale del suo lavoro, ma storico proprio nel senso quasi di “storiografico”, per quella sua capacità di essere sempre in campo lì dove qualcosa accade. Per l’occasione sarà inoltre proiettato, Officina Reporter, esperimento collaborativo che si sviluppa in 12 laboratori fotografici, tra cui ben si collocano 43 giovani fotografi. Alla guida di ogni officina un professionista affermato a livello internazionale. Il lavoro, a Vinalia in anteprima, sarà svelato il 21 settembre presso il Complesso di Santa Sofia di Salerno, per fare poi tappa a Villa Pignatelli – Casa della Fotografia. Ma c’è dell’altro. La proposta di Vinarte riguarda anche altri artisti. Mariano Goglia che si riappropria della leggerezza del marmo, scolpendo figure che poco sembrano aver a che fare con la dura pietra, sembrano più figlie del vento, disegnate, così come sono nelle loro conche e nei loro anfratti, da una mano dolce e amichevole. Poi, Carmine Maffei, la cui plasticità scultorea si ribella alla staticità della materia per farsi quasi liquida, superficie accarezzabile con gli occhi e con le dita lì dove si sposa con le abitazioni placide del panorama guardiese. E ancora, Leopapp e Pasquale Natale che dipingono il paesaggio urbano e quello rurale in uno scambio generazionale e concettuale che ben si adagia sui temi della visione ambientale. Leopapp rende visibile lo spirito amabile della città; Natale, invece, si fa portavoce di un’epifania della collina. Vito Pace che ha scelto Guardia Sanframondi come suo buen ritiro, fa esplodere sulle tele la vivacità del posto con una grazia e una poliedricità che da sempre ne contraddistinguono il lavoro. Dalla Cina arrivano Lishou Xu e Xiaogin Ma, trasponendo la collaudata visione orientale in lavori che incantano per lievità e approccio formale. Antonio Magnotta, infine, con le sue “veneri delle botti” si avvicina ad una narrazione pittorica, che mischia a elementi consueti di un immaginario che si potrebbe definire kitsch, una sensibilità che ne stempera le spigolosità. “Vinarte 2016 – ha detto infine Leone – è un nuovo punto di vista artistico su questo nostro territorio. E’ quel sentimento lieve che ti rapisce d’improvviso senza che tu sappia spiegarti il perché. La leggerezza come bandiera, l’arte come strumento per guardare al mondo, al futuro dei nostri luoghi”. Per maggiori notizie si può consultare il sito internet www.vinalia.it, oppure il profilo facebook Vinalia – oganizzazione