Con il nuovo anno è scattato l’obbligo per i ristoranti francesi più grandi di rendere disponibile a fine pasto ai loro clienti la doggy bag, un box dove riporre gli avanzi del pasto da portare a casa. Una pratica che un italiano su cinque (20%) dichiara a aver fatto qualche volta. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ dalla quale si evidenzia che pero’ una percentuale superiore del 25% ritiene che sia da maleducati, da poveracci e volgare o si vergogna comunque a richiederla. Il 12% la richiede raramente, il 15% non saprebbe che farsene mentre – sottolinea la Coldiretti – una maggioranza relativa del 28% degli italiani non lascia alcun avanzo quando va a mangiare fuori.
La normativa francese entrata in vigore riguarda, spiega la Coldiretti, i ristoranti con più di 180 coperti e fa parte di una iniziativa del governo francese per dimezzare entro il 2015 gli sprechi di cibo che per la ristorazione francese sono pari a circa un milione di tonnellate all’anno.
In Francia come in Italia esiste un blocco culturale a chiedere di portare a casa il cibo o il vino avanzato quando si va a mangiare fuori a differenza di quanto avviene in altre parti del mondo come gli Usa dove – sottolinea la Coldiretti – la doggy bag è un comportamento diffuso e una prassi consolidata per gli stessi Vip. Una abitudine che non ha ancora contagiato capillarmente l’Italia dove permangono molte resistenze anche se di fronte a questa nuova esigenza – riferisce la Coldiretti – la ristorazione si attrezza e in un numero crescente di esercizi, per evitare imbarazzi, si chiede riservatamente al cliente se desidera portare a casa il cibo o anche le bottiglie di vino non finite e si mettono a disposizione confezioni o vaschette ad hoc