Vino, arte e letteratura: sabato 9 gennaio, alle ore 11.00, le Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale e culturale di Intesa Sanpaolo a Napoli, ospitano De-cantando Antonello da Messina, un nuovo appuntamento ideato in omaggio al celebre Ritratto d’uomo dell’artista siciliano, in esposizione alle Gallerie fino al 10 gennaio 2016.
L’attrice e performer Marialuisa Firpo proporrà ai visitatori la lettura di alcune pagine di scrittori e critici d’arte contemporanei e del passato che hanno decantato la perfezione stilistica e la raffinatezza cromatica dell’opera di Antonello da Messina.
La performance artistica sarà seguita da una degustazione di vini DOC dell’azienda vinicola Cusumano, espressione della migliore produzione enologica siciliana. La degustazione è condotta da un sommelier dell’Associazione Italiana Sommelier, delegazione di Napoli.
Partecipano all’evento Francesco Zizola, Cesare Accetta, Paolo Ranzani, Daniele Ratti e Ugo Pons Salabelle i cinque fotografi che, nell’ambito di “RI-TRATTI” la fotografia incontra Antonello da Messina, hanno coinvolto alcuni visitatori nella realizzazione di una galleria di ritratti ispirati al dipinto di Antonello da Messina e i cui scatti saranno esposti in occasione della chiusura della mostra il 10 gennaio 2016.
Prenotazione obbligatoria. Ingresso 5 euro
L’opera – Il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina è un prestito eccezionale del Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama di Torino. Dipinto nei primi mesi del 1476, rappresenta una delle prove più alte della produzione di Antonello. Nei dettagli minuti l’artista mette a frutto la conoscenza dell’universo lenticolare della pittura fiamminga conosciuta nella città partenopea alla bottega del Colantonio. Il fascino di questo piccolo dipinto è da ricercarsi nell’esito particolarissimo della sintesi tra astrazione e realtà, tra la dimensione ampia e prospettica della figura e la sapienza realistica della riproduzione dei particolari, tra geometria e intimità psicologica. Un percorso solitario, senza veri precedenti e senza eredi alla ricerca di un punto di dialogo tra le novità spaziali della pittura del Rinascimento italiano e le meraviglie di natura espresse dalla cultura nordica che risale al magistero di Jan van Eyck.