Lun. Dic 30th, 2024

FiliereL’impegno dell’Università del Sannio per sviluppo delle filiere agroalimentari dell’Alto Tammaro e del Titerno e il benessere dei consumatori. In programma mercoledì 4 novembre a Benevento l’incontro per presentare i risultati degli importanti progetti che ha coinvolto in prima linea l’ateneo sannita e i Gal Alto Tammaro e Titerno. Appuntamento fissato per le ore 10.00, nella sala Blu di Palazzo San Domenico (piazza Guerrazzi). Attenzione puntata sui quattro progetti che hanno visto l’Università come soggetto capofila e che hanno interessato le filiere del grano, dei salumi, dell’olio e del miele del territorio dell’Alto Tammaro, e quello che ha invece visto l’ateneo sannita partner e che ha coinvolto la filiera enologica dell’area del Titerno. Interventi che sono stati finanziati con la Misura 41 – Strategie di Sviluppo Locale – Sottomisura 411 – misura 124 Gal Alto Tammaro – Asse IV – Psr Campania 2007/2013. In particolare il progetto ‘Biodiversità e Produzione della Pasta nell’Alto Tammaro (Bio.Pas.Ta.)’, grazie al lavoro sul campo di Università e Gal Alto Tammaro, e con il supporto di diverse aziende partners, è riuscito ad attivare una filiera interamente locale per la produzione di pasta integrale secca e fresca, ottenuta con semola di grano duro ‘Saragolla’, una varietà di grano antica, che per le caratteristiche morfologiche ben si presta alla coltivazione biologica. Il progetto ‘Produzione di Suino Chiaro In Un Territorio TIpico (Pro.S.C.I.U.T.Ti.)’ si è posto invece l’obiettivo di reintrodurre nel territorio dell’Alto Tammaro un modello allevatoriale dei suini un tempo molto praticato, quello semibrado-controllato, con particolare attenzione al regime alimentare degli animali. La linea genetica utilizzata è il prodotto di un incrocio di tre razze, indicata come ‘Suino Chiaro del Sannio’, che ben si adatta alle condizioni climatiche e territoriali. ‘STRategie produttive per la valorizzazione dell’Elaiocoltura nel Gal Alto TAmmaro (Str.E.G.A.Ta.)’ è invece il progetto dedicato alla filiera olivicola-olearia, che nell’Alto Tammaro, come nel resto della provincia, necessita di occasioni di perfezionamento del processo produttivo, al fine di ottenere produzioni di olio extravergine di alta qualità ed elevata stabilità. L’iniziativa ha infatti contribuito a fare chiarezza sulla strategia produttiva ed i metodi di estrazione innovativi dell’olio extravergine, immaginando un percorso di valorizzazione degli oli monovarietali da impiegare nella preparazione dei piatti tipici dell’alto Sannio. Infine il progetto ‘VALorizzazione e tipizzazione della flora e dei MIELe dell’Alto TAmmaro (Val.Miel.A.Ta.)’, mirato alla valorizzazione del miele mono-floreale di Sulla, varietà che costituisce circa il 70% del fieno che viene utilizzato per l’alimentazione nelle aziende zootecniche del territorio dell’Alto Tammaro. Nel corso dell’incontro si presenteranno anche i risultati di ‘PROduzione di VINi a BAsso contenuto di Solfiti nel TIterno (Pro.Vin.Ba.S.Ti.)’. Lo scopo di tale studio è quello di ottenere, in futuro, una produzione di lieviti autoctoni da impiegare nella fermentazione alcolica e contribuire all’ottenimento di vini a basso contenuto di solfiti e con sentori specifici della produzione sannita. Per quel che concerne l’incontro di domani, si partirà con i saluti di Filippo De Rossi (Rettore dell’Università del Sannio), Fernando Goglia (Direttore Dipartimento di Scuienze e Tecnologie), Pasquale Narciso (Presidente Gal Alto Tammaro), Antonio Campese (Presidente Camera di Commercio), Luigi Baccari (Dirigente Stapal Benevento – Regione Campania). A curare l’introduzione sarà Ettore Varricchio (Università degli Studi del Sannio). Si entrerà poi nello spazio dedicato alla presentazione dei progetti, con l’intervento di Francesco Sossi (Direttore Coldiretti Benevento), Raffaele Amore (Presidente Cia Benevento), Gennarino Masiello (Presidente Coldiretti Campania), Giuseppe Del Grosso (Responsabile tecnico Gal Alto Tammaro), Nicola Ciarleglio (Coordinatore Gal Titerno). Le conclusioni saranno affidate ad Aniello Cimitile (Università degli Studi del Sannio) e Antonio Limone (Commissario dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno).

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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