Gio. Nov 21st, 2024

omanGrazie alla sua fortunata posizione geografica, il Sultanato dell’Oman è stato crocevia di scambi e commerci, assumendo così nel corso del tempo un volto multietnico. Questo incontro di etnie si riflette in particolare nella gastronomia omanita: un fortunato mix di cucina tradizionale mediorientale e contaminazioni provenienti da Asia, Africa e Levante. Tra le ricette tradizionali, da assaporare durante un viaggio in Oman, da non perdere la shuwa, preparata principalmente in occasione delle feste, una pietanza a base di carne di capra o agnello in un composto speziato avvolta in foglie di banano e cotta alla brace. Sempre a base di carne, il mishkak è il tipico spiedino omanita. Mentre il samak bil narjeel è un piatto di pesce, in prevalenza tonno e sardine, marinato con zenzero, peperoncino lime e sale, e poi cucinato in una salsa di latte di cocco e aglio.

La cucina dell’Oman di tutti i giorni include anche un’ampia varietà di zuppe, con verdure, lenticchie, e un grande utilizzo del riso aromatizzato come contorno. Fra i piatti “fast” è molto comune il shawarma, simile al doner kebab, cucinato con pollo o agnello e servito con pomodori e insalata, il tutto arrotolato nel classico pane arabo; in alternativa, il msanif, piccole polpette di carne e aromi, fritte in padella. Le bevande più ricercate sono il laban, un siero di latte salato o il lemon mint fresco e dissetante. Tra i dessert prediletti dagli omaniti l’umm ali, una crema densa e servita calda a base di miele, datteri, pistacchi e mandorle.

Il più popolare, l’halwa, (in arabo “dolce”), simbolo dell’ospitalità omanita, una torta gelatinosa a base di noci e mandorle e profumato di acqua di rose, cardamomo, zafferano, cumino. Un capitolo a parte merita il caffè omanita, simbolo dell’intero Paese e della sua grande ospitalità, preparato con chicchi tostati e mischiati con polvere di cardamomo: il qahwa è il caffè arabo per eccellenza, forte e aromatico preparato nella tipica caffettiera araba – la dallah – e servito in piccole tazzine prive di manico, senza aggiunta di latte o zucchero.

 

La scena gastronomica di Mascate è davvero molto variegata e offre un’ampia scelta si a di cucina tipica sia internazionale, sempre di ottimo livello, per tutti i gusti e tutte le possibilità come ad esempio: Cucina fusion: Kargeen Kargeen, che nell’antica lingua omanita indica un piccolo cottage di legno, è un ristorante molto conosciuto a Mascate. Gli ospiti possono scegliere di pranzare o cenare nella Sur Lounge caratterizzata da un design contemporaneo, nel giardino esterno o sui tradizionali tappeti nella Al Marjal. Famoso per i suoi kabobs e le zuppe al profumo di spezie, il ristorante offre un’ampia scelta di piatti della tradizione omanita, con un occhio alla cucina internazionale. Cucina sofisticata: The Restaurant, The Chedi Resort Il ristorante del lussuoso resort The Chedi ha ricevuto numerosi premi per la sua cucina di altissimo livello. I migliori talenti si alternano alla guida della cucina, per un’offerta gastronomica che spazia dal Mediterraneo all’Oriente, passando per l’India. Splendida la vista sul giardino, sulle montagne e sul mare del golfo di Mascate. Elegantemente progettato dal famoso interior designer giapponese Yasuhiro Koichi del Design Studio SPIN, il ristorante unisce alle linee rigorose asiatiche dettagli architettonici distintivi dell’Oman per un’esperienza davvero raffinata. Tipico omanita: Bait Al Luban Autentica atmosfera omanita e profumo di Al Luban (in arabo ‘franchincenso’), il Bait Al Luban racchiude l’eccellenza dell’ospitalità del Paese. Qui è possibile guastare tutto il meglio della cucina tradizionale dagli appetizers con verdure fresche, cocco e chutney di menta, ai piatti principali a base di carne di pollo o pesce accompagnati da riso e spezie. Il ristorante propone anche un’ampia varietà di pane come il Khobose Rakhal sottile come carta o il Muradhaf con i datteri. Da non perdere il gelato all’incenso o al caffè omanita. È anche possibile organizzare cene private con vista sulla Corniche di Mascate.

Il Sultanato dell’Oman è situato nella parte sud-orientale della penisola arabica. Con i suoi 309.500 km² ha un’estensione maggiore dell’Italia e conta circa 4 milioni di abitanti. Punto di incontro tra l’Asia e l’Africa, l’Oman è un paese montuoso circondato da deserti, che si affaccia sull’Oceano Indiano e sul Mar d’Arabia. Caratterizzato da 3 climi diversi, temperato, desertico e tropicale, l’Oman si raggiunge in meno di 8 ore di volo dall’Italia ed è a sole +3 ore di fuso (+2 quando in Italia vige l’ora legale). Il Sultanato ospita diversi siti patrimonio dell’ UNESCO e interessanti percorsi culturali come la Via dell’incenso nella regione del Dhofar. La capitale Mascate, i wadi e le montagne, il deserto e i piccoli villaggi sono i guardiani delle antiche tradizioni e dell’affascinante natura del Sultanato. Quasi fosse sospeso nel tempo, l’Oman si apre al moderno mantenendo un occhio di riguardo per le proprie tradizioni: sport estremi e animati suq, lussuosi resort e moderne SPA convivono con antiche fortezze e tradizioni dei popoli del deserto.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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