L’ars subtilior è una corrente musicale affermatasi tra 1350 e 1500, che ha avuto il suo centro in Avignone, nel sud della Francia e nelle zone dell’odierno Piemonte e Lombardia. Trattatasi di composizioni di grande complessità celebranti amore, combattimenti e cavalieri , tale arte (ars nova) è stata poi alla base di tutta la musica rinascimentale di là da venire. I lavori sono preziose miniature, con note rosse e nere, a foggia non usuale al tempo anche della forma dei manoscritti, conservati oggi in alcuni codici medievali come il codice d’Ivrea o di Modena. Tra i massimi esponenti di questo genere musicale, giudicato anche dai critici moderni come espressione di grande innovazione e complessità musicale, difficilissima da cantare, ci sono due compositori che nel nome evidenziano origini campane: Antonello da Caserta e Filippotto da Caserta. Antonello, di cognome anche Marot ( Marotta?) scrisse e si affermò esclusivamente nel Nord Italia presso le corti più importanti di quegli anni, tra cui i Visconti di Milano. Nato nel 1355 deve esser andato via prestissimo dal luogo natio, probabilmente Casa Hirta, l’odierna CasertaVecchia o i casali che la circondavano, un borgo di certo non il maggiore nell’ ager campanus del tempo. Con molta probabilità, grazie anche al fatto di essere monaco, la dominazione angioina di quegli anni deve averlo portato verso il nord e la Francia. I suoi madrigali di amor cortese sono scritti per lo più in francese oltre che in italiano, una delle più celebri è la ballata Amour m’a le cuer mis Amour m’a mis le cuer. Antonello è ricordato a Caserta con una strada e un concorso nazionale di musica. Meno noto è Filippotto da Caserta, nato probabilmente nel 1350, è segnalato presso la corte dell’antipapa ad Avignone e per Clemente VII, l’Antipapa, compose anche una ballata in suo onore. Le origini comuni e il fatto di vivere lo stesso tempo, ne fanno una coppia splendida della storia della musica, molto studiata dagli esperti. Facendoci caso la En Attendant di Filippotto, ballata in onore della corte viscontea a Milano, risuona in non pochi film ambientati in quel tempo come colonna sonora di sfondo. Questi due grandi interpreti dell’Ars Nova della musica, che hanno girato le più grandi corti del nord medievale, hanno fatto tendenza per un paio di secoli. Una studiosa della musica come Carla Vivarelli ha dedicato loro un libro “Le composizioni francesi di Filippotto e Antonello da Caserta tràdite nel Codice Estense A.M.5” .
Nei link sotto è possibile ascoltare En Attendant di Filippotto