Un imprenditore caseario della provincia di Caserta ha sperimentato l’immissione del carbone vegetale nel latte di bufala, conferendo alla mozzarella un caratteristico colore nerastro, nasce così ” Nera di bufala”: va sempre lodata la capacità di sperimentazione e di innovazione dell’impresa, così come l’ambizione di solcare nuovi sentieri di mercato, però la Mozzarella di bufala, come prodotto dal bianco latte, diventa difficile immaginarla di un colore opposto. E’ quel bianco che ha consentito anche l’affermazione sui mercati, oltre all’inconfondibile sapore e, sia chiaro, diremmo lo stesso per un parmigiano lillà o per un gorgonzola a pois rossi…Inoltre questa mozzarella nera non potrà mai essere una dop, dato che il disciplinare ne descrive con accuratezza il colore “storico “. Il carbone vegetale è un colorante naturale e benefico, preferiamo, però provarlo, con le sue doti di digeribilità, nella lavorazione del pane, come amano fare vari panifici o nelle case dell’alto casertano, ed ora sempre più popolare anche tra i produttori di farine biologiche che possono certificare la provenienza da legnami adatti ed opportunamente trattati. Il nostro oro è e resterà bianco porcellanato….