Lun. Nov 4th, 2024

carrodeibottariImpagabile girare per le strade di Macerata Campania e riscoprire il senso identitario, la connessione sentimentale con gli usi e costumi degli avi in Terra di Lavoro. Abbiamo aspettato  la sfilata dei carri dopo aver assistitito alla parte finale della Messa presso la bella chiesa Abbaziale di S.Martino Vescovo,  in occasione della fine del triduo di Sant’Antonio Abate.Il santo è appellato in dialetto, “Sant’Antuono” da sempre e così rimane anche nell’ufficialità. Successivamente vi è stata la esibizione del Carro di Presentazione, il più piccolo che di solito apre la sfilata di tutti carri in cui in oltre 1000 persone, tantissimi ragazzi, hanno suonato con botti, tini e falci. Ci siamo poi incuriositi con la celebrazione dei Giochi Storici, in primis la corsa nelle botti ed il palo di Sapone, la testimonianza di tempi andati che in occasioni come queste divengono simbolo identitario condiviso sui più moderni ed innovativi social network. La degustazione della Pastellessa, piatto di cui abbiamo più volte parlato, ha preceduto una festosa fase di preparazione con tante massaie e cuochi del paese, è anche questo  cibo che identifica il Genius Loci, immancabile nella festa di Santantuono, a scandire il significato del cibo come gusto, ma anche come ristoro dal sacrificio. E Sacrificio è una delle parole di questa festa, non solo per l’organizzazione, infatti suonare sui carri è una esperienza straordinaria, che viene vissuta con orgoglio, ma la forza fisica per chi ci si cimenta non è da poco, e tra prove, sfilate, in modo particolare per chi suona la botte il dispendio di tempo ed energie è davvero notevole. Se si discute in giro, anche con i più giovani, si scopre che tanti sono lì sul carro  per vivere una esperienza cui hanno ambito da bambini, anche magari per fare  colpo  su una coetanea, ma il valore della fede e del sacrificio per Santantuono  non viene mai meno: Nessuno di loro sarebbe  disposto a partecipare ad  una sfilata commerciale, per esempio a carnevale,  od in estate. Si suona, ci si sacrifica a Santantuono e durante l’anno si vivono e rivivono sentimenti, storie, sensazioni, aspettando di nuovo il prossimo Gennaio. www.santantuono.it

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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