Analizzare il comparto produttivo e commerciale del cipollotto nocerino e individuare gli strumenti per valorizzarlo. Sono questi gli obiettivi che si è proposta l’assise di operatori commerciali, cooperative agricole, aziende di produzione, tecnici, intermediari, vivaisti, rivenditori e organizzazioni professionali e datoriali, tra cui Fedagri Campania, chiamati a confrontarsi sul “destino” di un’eccellenza nostrana, tra le poche fonti di reddito rimaste nell’Agro Nocerino Sarnese. I lavori, alla presenza di Corrado Martinangelo, componente della segreteria del ministro alle Politiche agricole, si sono svolti a Poggiormarino, in provincia di Napoli, presso l’Hotel Ginevra. Martinangelo, che ha ascoltato con attenzione le richieste e le osservazioni dei presenti, ha informato sulle opportunità e sulle possibili soluzioni per il rilancio del prodotto. Da qui la decisione di costituire un Comitato di Filiera del Cipollotto. Esso sarà “il luogo” per affrontare i problemi produttivi e commerciali che affliggono la filiera, impedendone il decollo. Del Comitato fanno parte i produttori, gli operatori commerciali e di servizi, gli enti interessati del territorio, gli intermediari, i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole e del consorzio di tutela.
A commentare l’importante passo è Alfonso Di Massa, presidente Fedagri – Confcooperative Campania:
“È un programma ambizioso, innovativo, che ha tra le priorità- oltre a quella di ammodernare ed aumentare l’efficienza della filiera campana del cipollotto – lo sviluppo di attività di ricerca di nuove varietà, qualitativamente più interessanti, la messa a punto di interventi di assistenza tecnica per mettere in atto progetti innovativi attraverso forme di aggregazione più convenienti ed utili per l’intero comparto”.
E conclude:
“Il raggiungimento di questo importante risultato è stato possibile grazie all’impegno di tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato a questo primo incontro”.