“Cinquecentomila presenze al Napoli Pizza Village, obiettivo raggiunto!”. Ha espresso così la sua soddisfazione il presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, Sergio Miccù, che ha organizzato l’evento, al termine della serata conclusiva. Oltre centomila le pizze sfornate, ma il pubblico ha apprezzato anche gli eventi interni della manifestazione. De Magistris esalta l’evento così:
“Esprimo la mia più grande soddisfazione per il successo raggiunto dal Napoli Pizza Village. Anche questa edizione ha confermato come attraverso la collaborazione fra pubblico e privato si possano ottenere risultati preziosi, soprattutto per il settore economico-turistico della nostra. La pizza, a giudicare dal successo dell’evento, dimostra ancora una volta di essere un alimento apprezzato, oltre che una vera e propria eccellenza della nostra terra, sulla quale continuare a puntare ed investire, grazie alla alta professionalità dei nostri pizzaiuoli. In bocca al lupo, dunque, per i prossimi prestigiosi appuntamenti internazionali, dall’Expo alla maratona di New York, che attendono il Napoli Pizza Village!”.
Il 13° Campionato del Mondo del Pizzaiuolo – Trofeo Caputo, che ha laureato il neo campione Valentino Libro della provincia di Napoli, è stato tra i momenti più indicativi dell’affluenza di visitatori, che però hanno preso d’assalto anche l’area Family Village dove 12 maestri della pizza hanno impartito lezioni ad aspiranti pizzaiuoli amatoriali, ma che ha ricevuto oltre 10mila richieste di partecipazione. Anche il palco spettacoli, gestito dalla radio ufficiale Kiss Kiss Network, ha avuto una folta adesione
Bilancio più che soddisfacente per la IV edizione del Napoli Pizza Village, ma ora l’organizzazione è già al lavoro per il prossimo anno. Fitto il programma di lavoro che partirà a fine mese da Monaco di Baviera per incontrare il Borgomastro e definire una partnership con l’Oktoberfest. Sarà poi la volta dell’Expò di Milano (maggio-ottobre 2015) dove Napoli Pizza Village sarà ospite al padiglione Italia, mentre a marzo scadrà il termine di presentazione della petizione – lanciata a Napoli dall’ex ministro dell’Agricoltura, Alfonso Pecoraro Scanio (ad oggi conta già 11.763mila firme) – per l’inserimento della pizza nell’elenco dei beni immateriali dell’Unesco. Infine Napoli Pizza Village volerà a New York, in occasione della Maratona cittadina (novembre 2015), per celebrare la pizza partenopea nella centralissima piazza di Time Square.
I numeri del Napoli Pizza Village 2014:
Materie Prime
Olio, mozzarella, pomodoro e farina sono gli elementi tipici per la preparazione delle oltre 100.000 pizze sfornate al Napoli Pizza Village, con una quantità di consumo da vero e proprio record. Partendo dalla farina, rigorosamente doppio zero dell’azienda che sponsorizza l’evento Molino Caputo, si parla di oltre 84 quintali, mentre la quantità dei pomodori del brand Ciao – della Compagnia Mercantile d’Oltremare – sfiora i 77 quintali. Tra i leader dei consumi: la mozzarella che con i suoi circa 100 quintali, forniti dall’azienda Orchidea e l’olio di oliva, del marchio beneventano Olio Basso, con i suoi quasi 980 litri di utilizzo.
Alti anche i numeri di prodotti consumati: la birra (Nastro Azzurro) con 13mila litri, Pepsi con quasi 45mila litri e oltre 20mila bottigliette d’acqua Lete e i 55.000 caffè del brand Kenon.
Forze dell’ordine
La Polizia Municipale ha disposto 34 vigili urbani e 6 macchine di pattugliamento, oltre il consueto dislocamento di forze, oltre i 150 addetti – sicurezza, accoglienza e Stewart – dell’organizzazione.
Operatori impiegati
Durante i sei giorni sono stati impiegati nelle pizzerie 650 tra pizzaiuoli e camerieri, 25 informatori per la raccolta differenziata e 30 operatori ecologici messi in campo dall’organizzazione. Considerando anche il lavoro di preparazione, montaggio e smontaggio delle strutture si contano oltre 7.800 giornate lavorative.