Sab. Nov 2nd, 2024

PescatoLOGOI prodotti ittici della Campania stanno riscoprendo nuovi mercati. Il Consorzio Pescato Campano con sede a Pozzuoli negli ultimi mesi ha intessuto una serie di relazioni commerciali con alcuni rivenditori di pesce europei ed asiatici.  I responsabili del Consorzio sono stati contattati da un importatore di pesce di Bruxelles che fornisce prevalentemente i ristoranti italiani in Belgio con pesce congelato o dell’oceano Atlantico. I ristoratori hanno chiesto un ritorno alle origini volendo puntare sul pesce del Mediterraneo e in particolare del mar Tirreno. Ora l’accordo con il Consorzio è fornitura plurisettimanale con specie ittiche fresche pescate il giorno prima (che saranno già il giorno dopo disponibili per il pranzo). I ristoranti che utilizzeranno questo pesce entreranno a far parte di un progetto di filiera del buon pescato italiano e saranno supportati con azioni di marketing.

A fine luglio una delegazione di pescatori della Georgia, stato caucasico che si affaccia sul mar Nero, ha fatto visita ai pescherecci di Pozzuoli e Procida. L’obiettivo era conoscere il modello di gestione del Consorzio e la possibilità di sviluppare azioni commerciali di import-export di prodotti unici come le alici del tirreno con prodotti presenti nei nostri mercati ma in quantità ridotte e invece in abbondanza nel mar Nero; per esempio: platessa, telline, rombo chiodato. Infine sono stati stabiliti alcuni rapporti di collaborazione con imprenditori provenienti dalla Cina e interessasti a lavorare lo scarto di lavorazione (per esempio la vescica natatoria dei pesci) molto richiesta dall’industria del food in oriente per la preparazioni di gelatine alimentari a seguito di processi di essiccazione. Sono contatti importanti  spiega Fulvio Giugliano, presidente del Consorzio  che sottolineano l’importanza del nostro pescato e la necessità di intrattenere rapporti con le industrie del settore di tutto il mondo. I rapporti si sono sviluppati grazie alla fiera internazionale Sea Food 2014. In modo particolare è utile osservare come si aprano nuovi mercati che necessitano di prodotti di qualità come i nostri e come gli orientali siano interessati agli scarti della nostra lavorazione che per il loro mercato diventano fondamentali.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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