Dom. Dic 22nd, 2024

Falerno del Massico grappolo56Dalla continua attenzione allo sviluppo tecnologico, alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente e della salute, nasce il nuovo vino naturale CECUBO di Villa Matilde. Caratterizzato da un’antica storia millenaria e prodotto con uve Primitivo, Piedirosso e antiche varietà autoctone dei vigneti collinari della tenuta San Castrese, alle falde del vulcano spento di Roccamonfina, CECUBO annata 2012 è il primo vino naturale di Villa Matilde e rientra nel progetto scientifico posto in essere dal Wine Research Team (WTR) coordinato dall’enologo dell’azienda riconosciuto a livello internazionale Riccardo Cotarella.  La ricerca ha come finalità quella di individuare tutte le procedure da attuare nel vigneto e in cantina per il raggiungimento di un vino di qualità superiore: un vino naturale ottenibile utilizzando esclusivamente uva perfettamente sana, vendemmiata manualmente ed in particolari condizioni e orari, senza solfiti aggiunti.

“Un lavoro delicato che parte in primis dalla vigna e dal volere ottenere le uve “perfette”.  Dalla vigna alla cantina è la prima vinificazione a fare la differenza. In questo modo le caratteristiche del vino rimangono intatte”: è con queste parole che l’enologo Riccardo Cotarella introduce il progetto rivoluzionario al quale si dedica da ben otto anni con il suo team composto da Fabio Mencarelli, tecnico dell’alimentazione, Riccardo Valentini, climatologo, tutti del Dipartimento per l’innovazione dei sistemi biologici, agroalimentari e forestali dell’Università di Tuscia, assieme a Cesare Catelli, biologo. Il vino naturale deriva da metodi di lavoro che prevedono il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, l’assenza di additivi chimici e di manipolazioni da parte dell’uomo. Questi metodi portano i vignaioli a correre molti rischi, poiché il percorso è complesso e non sempre chiaro, per seguirlo occorre un’ampia consapevolezza e conoscenza della materia. Nei vini senza solfiti aggiunti le caratteristiche dell’uva e del terroir vengono trasferite intatte al vino e sono riscontrabili già nelle note olfattive, che poi si ripropongono anche al palato. I vini risultano strutturati,  ma allo stesso tempo molto più immediati e particolarmente fruttati.

Il Cecubo senza solfiti aggiunti Villa Matilde risulta dunque perfetto in abbinamento a selvaggina, carne arrosto, formaggi stagionati, brasati e stufati ed è perfetto se servito ad una temperatura compresa tra i 16 e i 18 gradi.

Con questo nuovo progetto, i fratelli Salvatore e Maria Ida Avallone, titolari di Villa Matilde, presentano l’ingresso in azienda della nuova generazione, la terza: sarà affidata infatti ai loro figli, Cristina, Matilde, Francesco, Maria Laura e Paolo questa nuova sfida capace di innovare le antiche tradizioni che si tramandano da 50 anni in famiglia e che rispettano valori e principi etici di Villa Matilde. “La scelta di produrre vini con tecniche naturali si colloca nella scia del progetto Emissioni zero, lanciato oltre cinque anni fa – ha dichiarato Salvatore Avallone – La terra non è eredità ricevuta dai nostri Padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli. Ispirandoci alla saggezza e alla consapevolezza di questo proverbio indiano, nel 2009 avevamo presentato la sfida di produrre vino in maniera sostenibile. Oggi a loro affidiamo il compito di proseguire il nostro lavoro.”

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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