Prima riunione del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana dop guidato di nuovo da Giuseppe Raimondo in qualità di presidente:Raimondo ha ribadito come la tutela e la promozione del prodotto restino i punti fermi dell’attività del Consorzio, strumenti necessari per confermare la Mozzarella di Bufala Campana DOP ai vertici di un’ideale classifica di vendita e di gradimento tra le eccellenze del paniere agroalimentare italiano.
“Il Consorzio continuerà a offrire, in stretta collaborazione con tutti gli organismi preposti, un’attività di controllo certosina – ha continuato Raimondo – indispensabile per fornire le necessarie garanzie ai consumatori di tutto il mondo. E al tempo stesso proseguiremo con il nostro lavoro di promozione in Italia e all’estero, partecipando e creando iniziative che consentano al pubblico di conoscere realmente questo meraviglioso prodotto. Ricordiamo che, solo in questo primo semestre del 2014, siamo stati protagonisti in decine di situazioni in Italia e abbiamo portato la nostra eccellenza a Parigi, Londra, Vienna, Ginevra, Dubai, Tokyo”.
Tra tante note positive anche un tasto dolente, quello dei ripetuti attacchi ai quali viene sottoposto il comparto anche da chi, per ruolo e incarico, dovrebbe mostrare una maggior conoscenza dei problemi prima di rivolgere accuse prive di fondamento.
“Ciò di cui il prodotto Dop avrebbe davvero bisogno – ha dichiarato il Direttore Antonio Lucisano – sarebbe di poter contare su una filiera coesa ed essere difeso con forza e con competenza dai mille altri prodotti generici che sul mercato si definiscono comunque “mozzarella”. Sono denominazioni che non consentono al consumatore, sia in Italia che all’estero, di percepire appieno le enormi differenze qualitative esistenti fra la Mozzarella di Bufala Campana, sottoposta ad un rigoroso disciplinare e ad un severissimo piano di controlli, e tutte le altre, con conseguenze pesanti sui prezzi del prodotto Dop. Ci sono invece parlamentari ed esponenti di organizzazioni professionali che preferiscono ritagliarsi quotidianamente spazio sui media solo con attacchi demagogici al Consorzio di Tutela, e per conseguenza all’immagine stessa del prodotto Dop, il cui scopo sembra essere quello di innescare a tutti i costi conflitti artificiosi fra i nostri allevatori ed i nostri trasformatori.
I loro obiettivi sono di conquistare voti e consensi, anche sulla pelle delle nostre imprese. I nostri sono molto diversi, e noi continueremo a perseguirli con determinazione: tutelare i milioni di affezionati consumatori che il nostro prodotto vanta in tutto il mondo, prevenendo e reprimendo ogni possibile abuso rispetto ai vincoli imposti dal disciplinare; lavorare perché nel prossimo futuro tutto il latte bufalino prodotto nell’area Dop possa trovare finalmente collocazione nel prodotto Dop. Solo così potranno crearsi le giuste condizioni di mercato per competere più efficacemente con i prodotti generici, da una parte, e per migliorare la redditività delle nostre aziende – soprattutto quelle agricole, che oggi stanno seriamente soffrendo – dall’altra. Perché la Mozzarella di Bufala Campana è un tesoro che noi proteggiamo e che altri, fingendo di volerlo valorizzare, in realtà tentano di far scomparire dall’atlante delle eccellenze italiane”.