La Sagra della Melanzana giunge quest’anno alla sua XX edizione, un evento dedicato ad uno degli alimenti più apprezzati dell’intera cucina campana. Il 18, 19, 20 Luglio la melanzana sarà cucinata in innumerevoli modi dalle infaticabili massaie sammaritane in collaborazione con i ristoranti locali.
Sarà possibile gustare piatti deliziosi e particolari come il gelato alla melanzana e la mousaka, piatto tipico greco, fino a giungere a quelli della nostra tradizione culinaria come la parmigiana di melanzana, gli gnocchi al tegamino e la deliziosa pacchianella.
Un’attenzione particolare sarà riservata a tutti i visitatori celiaci che, anche per quest’edizione, potranno assaporare un menù pensato appositamente per loro. Sarà, infatti, presente uno spazio dedicato alla preparazione di pietanze senza glutine. Ciò per offrire un servizio migliore e confortevole, dimostrando che celiaci e non celiaci possono assaggiare gli stessi piatti senza perdere in qualità né in varietà. Non mancherà del buon vino locale e la musica con gruppi folkloristici e musicali, che renderanno l’atmosfera ancora più frizzante e accompagneranno piacevolmente il visitatore nel momento della degustazione.
In concomitanza con la Sagra della Melanzana, il 19 e 20 Luglio, si svolgerà Stradarte, la rassegna di arti figurative e decorative a cui partecipano artisti, artigiani e collezionisti campani che espongono le proprie opere mettendo a disposizione del grande pubblico arte e cultura nel modo più semplice e spontaneo possibile.
La Melanzana è un ortaggio profondamente radicato nelle tradizioni contadine dell’autoconsumo e che occupava un posto di rilievo nella dispensa delle famiglie del Napoletano. Tradizionalmente la maggior parte delle bacche venivano sbucciate, affettate, passate in salamoia, sbollentate in acqua e aceto di vino bianco, strizzate e conservate sott’olio (con aglio, origano e patella – peperone piccante) per l’intero anno. Attualmente le Melanzane Napoletane continuano ad essere utilizzate per la preparazione domestica dei sottolio o sottaceti, magari gustate assume a provolone piccante, a costatela di maiale arrosto o in versione merenda del cafone (cozzo di pane con melanzane sottolio) Tradizionalmente molto diffusa, e strettamente associata alle tipiche ricette in uso presso le famiglie di Napoli e provincia, la Melanzana Cima di Viola è un ecotipo locale che presenta bacche di forma allungata, con buccia di colore verde scuro, molto lucida. Adatta al consumo fresco e prediletta per la sua polpa tenera, dal sapore particolarmente dolce e con esigua presenza di semi, forma l’ingrediente base di numerosi piatti prelibati, come le melanzane indorate e fritte, a funghetti con pomodorino del piennolo o con mozzarella di bufala in salsa di pomodoro San Marzano.