Un Premio inedito per sottolineare il legame fra acqua, cibo e territorio, tema del concorso: si apre così la prima edizione del Premio Masseria delle Sorgenti Ferrarelle, coordinato dalla giornalista enogastronomica Laura Gambacorta.
A concorrere al Premio, studenti ed ex studenti dell’Università Suor Orsola Benincasa, invitati a realizzare un articolo sul tema, sottoposto al giudizio di 5 membri di spicco del mondo dell’enogastronomia, del giornalismo e della cultura: Helga Sanità, antropologa e ricercatrice MedEat Research, Tommaso Esposito, scrittore e giornalista, Antonio Pace, Presidente Associazione Verace Pizza Napoletana, Enzo Coccia, maestro pizzaiolo, Michele Pontecorvo, Responsabile Comunicazione e CSR Ferrarelle SpA.
Quale miglior sfondo per la cerimonia di consegna del Premio, lunedì 14 luglio, la splendida cornice del Parco Sorgenti di Riardo: la vasta area incontaminata che sovrasta e custodisce le fonti delle acque minerali Ferrarelle, Natia e Santagata nella quale il FAI ha patrocinato un’importante opera di valorizzazione. Un progetto, quello alla base del Parco Sorgenti Ferrarelle, che riassume ed esprime con i suoi elementi valoriali le ragioni più profonde di questa prima edizione del Premio, il cui scopo è evidenziare l’importanza dell’interazione dei tre fattori acqua, cibo e territorio sull’economia, la storia, la cultura, le tradizioni e il benessere di una popolazione. L’opera di valorizzazione del Parco Sorgenti Ferrarelle insieme al FAI ha infatti consentito di mettere il Parco a disposizione della collettività attraverso visite guidate, passeggiate, attività ludico-didattiche e servizio di ristorazione di qualità e ha incentivato l’interesse collettivo nei confronti della risorsa acqua e le potenzialità turistiche dell’area; la creazione dell’azienda agricola Masseria delle Sorgenti Ferrarelle, figlia di questo progetto, concorre invece alla conservazione delle biodiversità e delle colture tradizionali di queste terre. L’acqua Ferrarelle è inoltre da più di 120 anni marchio d’eccellenza e simbolo dell’alto casertano nel mondo, le cui radici affondano in questo territorio e ne permeano la storia e lo sviluppo.
Ad esprimere la più reale e tangibile commistione fra buon cibo e territorio, durante la cerimonia di premiazione, ci sarà tutta l’arte culinaria dei maestri pizzaioli Attilio Bachetti, Eleazzaro Bonafiglia, Raimondo Cinque, Enzo e Ciro Coccia, Franco Pepe e Antonio Starita, con le loro pizze di alta qualità e la passione per un’arte di lunga tradizione, divenuta simbolo per eccellenza del territorio campano.