La grandine e le copiose piogge stanno compromettendo i raccolti e le strutture delle imprese agricole. Fedagri Campania (12.300 soci, anche tra le O.P.) chiede lo stato di emergenza. “Le avverse condizioni metereologiche e in particolare il nubifragio di lunedì 16 giugno 2014 hanno causato gravissimi danni alle aziende agricole della zona vesuviana, in provincia di Napoli, e in provincia di Caserta, di Avellino, di Benevento e di Salerno. I danneggiamenti riguardano le colture in atto (noci, nocciole, vigne, pomodori) e le strutture, in particolare le serre. Chiediamo perciò che la Regione e le Province tutte, dichiarino lo stato di calamità e attivino le misure adatte a supportare le aziende”. A chiedere l’intervento urgente delle istituzioni è Alfonso Di Massa, presidente della Fedagri Campania, la Federazione che aggrega le cooperative agroalimentari aderenti a Confcooperative.
“Il rischio che si corre è estremo: c’è il pericolo di indebolire ancor più il comparto agroalimentare, che oggi è tra i più vessati” conclude Di Massa. Analoga presa di posizione di Coldiretti Campania che, con una lettera indirizzata all’assessore regionale all’agricoltura, Daniela Nugnes, ha chiesto ufficialmente lo stato di calamita’ per i territori colpiti. Trombe d’aria e grandinate hanno devastato la provincia di Napoli e i comuni vesuviani causando danni oltre alle colture (ortive, fiori, frutta ecc…) anche alle strutture, in particolar modo serre, scoperchiate dalla furia del vento. Stando ai dati diffusi dalla Coldiretti regionale, particolarmente colpita e’ stata l’area nolana: i danni sono ingenti e riguardano soprattutto i frutteti. Si stima una perdita di produzione di noci e nocciole di circa l’80%. I comuni maggiormente interessati sono Nola, Saviano, Somma Vesuviana, Liveri, San Paolo Bel Sito, Palma Campania, Carborana di Nola, Visciano, Tufino, Cicciano, Cimitile, Roccarainola, San Vitaliano, Scisciano, Marigliano. Distrutti dal maltempo interi raccolti di frutta, verdura e ortaggi anche in provincia di Salerno dove a farne le spese sono stati alcuni produttori di pomodoro San Marzano e il pomodori del piennolo. “Le violenti piogge, accompagnate dal forte vento – sottolinea in una nota il direttore regionale di Coldiretti, Simone Ciampoli – ha distrutto in molti territori il lavoro e la fatica di decine di contadini che hanno visto andare distrutto un intero anno di lavoro. Abbiamo immediatamente sollecitato lo stato di calamita’. Difficile, al momento fare una stima dei danni. Le colture maggiormente danneggiate in alcuni casi hanno sfiorato l’80 per cento della produzione”.