Dom. Dic 22nd, 2024

agri campaniaIl 6° Censimento Generale dell’Agricoltura rappresenta l’impegno profuso dall’Amministrazione regionale che, per raccogliere al meglio i dati, ha scelto di condurre le attività secondo il modello “ad alta partecipazione” e, di fatto, è diventata l’interlocutore diretto dell’Istat per la definizione della rete di rilevamento e per il suo coordinamento operativo sul territorio. Un modus operandi che ha comportato, da parte dell’amministrazione regionale, la formulazione di un Piano di Censimento Regionale validato da Istat e approvato dalla Giunta nel marzo 2010 e l’istituzione di una rete di rilevamento molto innovativa e articolata su base provinciale.

“Un impegno che è stato motivato da idee ben precise, sottolinea l’ on. Daniela Nugnes Assessore all’Agricoltura della Regione Campania. Innanzitutto, la convinzione che le attività agricole costituiscano ancora uno dei motori dell’economia regionale. Nella difficile crisi strutturale che stiamo attraversando, infatti, il settore agricolo contribuisce, nonostante tutto, ad una porzione rilevante del Pil regionale e svolge un importante ruolo di creazione di nuova occupazione, soprattutto giovanile e femminile. Ancora, c’è la precisa convinzione che l’agricoltura non sia un settore economico come gli altri, perché ad essa sono affidate la cura e la sicurezza del 92% del territorio regionale, che è composto di boschi, pascoli e terreni coltivati. Da questo punto di vista, l’agricoltura della Campania è in realtà da considerarsi come un asset multifunzionale, che produce non solo cibo, ma anche qualità del paesaggio, sicurezza idrogeologica e biodiversità.

I dati del 6° Censimento rappresentano, d’altra parte, il bagaglio di informazioni a supporto delle attività di programmazione del nuovo Programma di Sviluppo Rurale 20142020, al quale dobbiamo guardare come a un ponte verso il futuro, un tassello importante della strategia per uscire stabilmente dalla crisi sistemica che stiamo attraversando.

Il profilo dell’agricoltura regionale che i dati del nuovo Censimento ci restituisce è denso di novità e sorprese, di potenzialità ma anche di rischi, e questo è un valore aggiunto per quelle scelte di programmazione che in questi giorni siamo chiamati a prendere.

Il mio auspicio è quello che la lettura delle schede territoriali che il volume ci presenta possa rappresentare un esercizio propositivo, di produzione di nuove e stimolanti visioni delle diverse “agricolture” della regione, per integrare finalmente, all’interno della nuova programmazione, la straordinaria ricchezza di paesaggi e modelli produttivi in un’offerta unitaria e vincente del sistema Campania, per lo sviluppo di tutti i territori e del sistema regionale nel suo insieme.”

 

http://www.agricoltura.regione.campania.it/pubblicazioni/pdf/territorio_rurale.pdf

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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