È Luciano Liguori il nuovo presidente di Federcoopesca Campania. La Federazione delle cooperative di pesca e acquacoltura aderenti a Confcooperative Campania l’ha eletto durante l’Assemblea “Dalle risorse del mare: quale futuro per la cooperazione della pesca”, presso la sede legale dell’Unione regionale, al Centro Direzionale di Napoli. Liguori subentra a Sergio Lubrano in carica negli ultimi quattro anni.“Ringrazio Sergio per l’impegno profuso. Anche mio padre è stato presidente della Federcoopesca Campania ed è quindi per me un onore accettare quest’incarico. Il mestiere del pescatore è il mestiere dell’incertezza. Per questo lavoreremo insieme per il bene di questa categoria” ha dichiarato Liguori appena dopo la nomina.
I ringraziamenti a Lubrano e i migliori auguri al dirigente neo eletto per un lavoro proficuo sono giunti anche da Carlo Mitra, commissario Confcooperative Campania, dal presidente e dal direttore di Federcoopesca nazionale, Massimo Coccia e Gilberto Ferrari, oltre che da tutti i cooperatori presenti.
Durante i lavori, la Federazione ha illustrato i temi prioritari per lo sviluppo della pesca in Campania. Tra questi: una legislazione regionale per la cooperazione della pesca, la tracciabilità e il rispetto dell’ecosistema, la qualità del prodotto finale, l’implementazione di una filiera corta per la commercializzazione diretta e il ricambio generazionale. Non ultimi il mantenimento e la creazione di posti di lavoro, anche grazie alla nuova programmazione.
Subito dopo la relazione di Lubrano, è intervenuto, anche a nome dell’assessore all’Agricoltura e alla Pesca Nugnes e del direttore generale Diasco, Antonio Carotenuto, responsabile Regione Campania Autorità di gestione FEP. Egli ha ribadito dapprima che Federcoopesca è tra gli interlocutori di riguardo della Regione. Per Carotenuto è necessario ridare forza al settore della pesca, chiaramente marginale. La globalizzazione, la crisi, gli interventi dell’U.e., innovativi per un comparto delicato e tradizionale, hanno aggravato la condizione di chi della pesca ci vive. A detta del dirigente una grossa partita la giocheranno i Piani locali di gestione. Carotenuto ha sottolineato anche l’opportunità di adottare contratti di rete, il tutto per rimpolpare il reddito degli addetti. Anche la pescaturismo, il rispetto delle regole ambientali e la qualità hanno e avranno sempre più peso.
Ad aggiornare la platea sull’iter della legge regionale per la cooperazione della pesca è stato Giuseppe Allocca, capo della segreteria Commissione Agricoltura e Pesca. Allocca, a nome del presidente Pietro Foglia, ha annunciato che il testo normativo è stato licenziato ed è al vaglio della Commissione Bilancio. Secondo Allocca l’innalzamento dell’età media dei pescatori può avvenire proprio attraverso la diffusione della cooperazione tra i giovani. Presto il presidente Foglia convocherà tutta la filiera della pesca e dell’acquacoltura per un colloquio.