Semplificazione, sinergie tra produzioni e territorio e ricerca di sempre maggiori sbocchi sul mercato estero: queste le direttrici emerse nel corso del talk show Il Sannio: una storia di successi, tra i principali appuntamenti di, lunedì 6 aprile, al Padiglione della Regione Campania, nella seconda giornata del Vinitaly di Verona.
Padiglione che vede la provincia di Benevento – con le sue 36 aziende – prima tra quelle campane rispetto al numero di espositori presenti.
Convegno con grandi ospiti, quello odierno, che ha visto la presenza – oltre che di influenti giornalisti, tra i quali il curatore della Guida dei vini del Gambero Rosso Marco Sabellico – anche dell’Assessore regionale all’Agricoltura Daniela Nugnes, che ha rimarcato come, per competere, occorra agire in sinergia, con fiducia reciproca e aprendo le porte delle istituzioni al territorio: “Non è più possibile ragionare per compartimenti stagni, perché oltre al vino dobbiamo vendere anche il territorio. Per fortuna il Sannio, da questo punto di vista, è uno dei più spendibili”.
Tra i relatori anche Gennario Masiello, Presidente della Camera di Commercio di Benevento (tra gli enti organizzatori dell’evento insieme al Sannio Consorzio Tutela Vini): “La strategia per competere nel mondo deve essere improntata ad un legame forte tra commercio e territorio, perché dalla crisi si può uscire in fretta solo se si lavora tutti assieme. A questo proposito, l’ente camerale può fare da cerniera tra imprese e pubblica amministrazione”. Nel superare i confini nazionali il Sannio è un territorio che ha già una marcia in più: “Siamo un Paese che con la nostra storia millenaria ha molto da raccontare, ed è per questo che dobbiamo portare all’estero non soltanto i prodotti ma anche il nostro stile di vita”. Concetto, quello che il turismo debba camminare parallelamente all’agro-alimentare, molto gradito dal giornalista del TG5 Lorenzo Montersoli, il quale ha suggerito un lavoro sinergico tra comparto agricolo e quello culturale.
D’altra parte l’exploit del Sannio – +6% di produzione nel 2013, in un anno in cui quasi tutti i DOC nazionali sono risultati in calo – non sarebbe stato pensabile senza una maggiore attenzione alla comunicazione: “Cosciente della qualità ormai riconosciuta da tutti – ha dichiarato il Presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini Libero Rillo – il Sannio si è reso conto che mancava il potere e la forza di un marchio. Per questo, attraverso una semplificazione, è iniziata una grande collaborazione tra i vari consorzi produttivi al fine di ottimizzare gli investimenti. Ormai, quando si dice ‘Sannio’, si sta già facendo marketing territoriale”.
Oltre al confronto con casi di analogo successo legato alla collaborazione e alla comunicazione – come quello dell’Olio di Lamezia, portato da Pietro Taccone, e quello del Vini Collo e Carso, fornito da Robert Princic – apprezzato anche l’intervento del Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania Pietro Foglia, che ha ricordato come non si possa fare a meno dell’aggregazione tra i produttori: “Occorre andare all’estero ma le nostre aziende, prese singolarmente, sono troppo piccole per supportare i costi dell’internazionalizzazione. Per questo occorre fare squadra. Le aree interne della Campania come il Sannio hanno già tante eccellenze, e quindi occorre sempre più spingere sull’aggregazione dei produttori, perché sarà su questo che si reggerà l’agricoltura di successo del futuro”.
Molto apprezzato, nel corso della giornata, anche il seminario di degustazione Il Sannio Segreto, condotto dai giornalisti Pasquale Carlo e Federica De Vizia, insieme alla delegata Benevento dell’AIS Maria Grazia De Luca.
Dopo la visita del Ministro dell’Interno Angelino Alfano e quello dell’On. Nunzia De Girolamo, avvenuta nella giornata d’apertura della kermesse, si può ben dire che i gioielli del Sannio abbiano ricevuto le attenzioni che meritano sia dalle autorità che dagli esperti, per non parlare delle migliaia di persone che anche oggi hanno affollato il padiglione.