Ven. Nov 22nd, 2024

foto (55)Non sei campano se….non hai visitato un allevamento bufalino! E allora perché privarsi di questa splendida esperienza turistico-gastronomica, sempre più desiderata dagli stranieri, ma che dovrebbe essere fatta anche dai campani, alla riscoperta della identità territoriale, ma anche per passare una piacevole giornata diversa ed innalzare le proprie conoscenze  per riconoscere, nel prodotto mozzarella di bufala campana dop,  qualità , tracciabilità, salubrità.

Un allevamento di sicuro attrezzatissimo per poter accogliere visitatori ( ed in Campania  sono ancora troppo pochi) è Ponterè,  tra Cancello Arnone e Mondragone, terra dei Mazzuni, in cui il bufalo c’è da secoli. La nostra visita inizia incontrando Alessandra Cecere, allevatrice e produttrice di latte di bufala dop da generazioni, insieme con il fratello Nicola. Ci troviamo dinanzi, in una splendida giornata di sole, a 600000 mq di pascoli biologici certificati ,infatti,  non una zolla dell’area pascolo è stata mai seminata, per permettere,da sempre, alle bufale di scegliere da sole  quali erbe mangiare, in un’ambiente incontaminato. Una sola mungitura quotidiana, la mattina, per le 300 bufale circa di Ponterè, alimentate con l’80% di alimenti prodotti rigorosamente in azienda, e a cui non vengono tagliate le unghie ( dato che vivendo  nei pascoli aperti si usurano da sole). L’imperativo che ha guidato la scelta della famiglia Cecere è il benessere animale, non tanto per una convinzione politica animalista, ma per il rispetto della terra e del consumatore, per l’ottimizzazione dei costi e la consapevolezza che meglio vive la bufala, migliore è la qualità del latte prodotto e quindi della vera mozzarella di bufala campana dop. Una scelta premiata dalla commissione europea, che da anni  assegna a Ponterè  i massimi riconoscimenti riservati agli allevamenti biologici. Nelle distese vediamo bufale crogiolarsi al sole nei carraroni,  fossi umidi e fangosi presenti in prati di eccezionale  biodiversità, animali imponenti ma placidi e curiosi, molto abitudinari, che donano quiete allo sguardo.  Ponterè è anche Fattoria didattica riconosciuta dalla Regione Campania e bambini ed adulti possono vivere davvero una giornata unica, a cominciare dall’ accoglienza presso l’antico casolare dell’azienda, con una colazione di benvenuto (Plumcake a base di ricotta di bufala, Pizza di crema e amarene). Guide e proprietari sono i nostri ciceroni, spiegandoci la vita della bufala, tanti aneddoti del tempo che fu, l’importanza dell’animale nella storia e nell’economia del territorio. Il tour è una rigenerante camminata in campagna in cui è possibile ammirare  l’animale straordinario così come non l’avete mai visto…Il relax regna sovrano dopo la visita, in cui non è difficile imbattersi in vitelli allattati con latte materno per 15 gg, e un po’ di riposo è dopo  assicurato, avendo accesso al divano ed ai giochi di una perfetta casa rurale. Ponterè fornisce il latte anche al caseificio di CastelVolturno voluto da Libera, Le  Terre di Don Peppe Diana, ed a ora di pranzo viviamo l’esperienza  di mangiare una mozzarella fatta qualche ora prima, con quel latte, solo contornata da pomodori ( a noi piace “Nuda”), avendo di fronte lo spettacolo di quella distesa di pascoli e vita.  E’ una sensazione di benessere e un’  ubriacatura di natura da ammirare. Da poco più di un anno il modello di allevamento aperto, da visitare, con tanti percorsi lungo gli argini anche in preparazione, è una sfida vincente per Ponterè, entrata anche nel network Alce Nero,  che attrae persone desiderose di diventare consumatori più consapevoli, che richiedono ai propri caseifici di riferimento di saperne di più sugli allevamenti conferenti il latte di bufala per la dop che mangiano e  una straordinaria opportunità per bambini e adulti di vivere una giornata diversa nella buona tradizione. Notevoli anche alcune produzioni a base di carne di bufalo e delle preziose confetture, ma di questo ne parleremo un’altra volta.

Per visitare l’azienda e saperne di più  tel. 3394827708.

Di Carlo Scatozza

redattore di Campania Slow | Contatto Facebook: http://it-it.facebook.com/people/Carlo-Scatozza/1654720386

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